ESCLUSIVA IN – Cucchi: «Inter-Empoli, striscione inaspettato. Sono legato a Zanetti» | OneFootball

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Inter-News.it

·11 maggio 2021

ESCLUSIVA IN – Cucchi: «Inter-Empoli, striscione inaspettato. Sono legato a Zanetti»

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Riccardo Cucchi, celebre giornalista per anni prima voce di Radio Rai, è stato ospite di “ASK IN”, appuntamento settimanale con la redazione di Inter-News.it. Di seguito il primo estratto del suo lungo intervento, qui il video integrale.

RICORDI INDELEBILIRiccardo Cucchi è stato ospite della redazione di Inter-News.it nell’appuntamento settimanale con “ASK IN”. E il suo intervento parte dalla notte del 22 maggio 2010, pietra miliare della storia nerazzurra. Ecco il suo ricordo di quella sera: «Finale di Madrid 2010? È stata indimenticabile anche per me. L’anno del Triplete dell’Inter per me rappresenta molto. Io ero laziale da bambino, ma vivevo l’Inter di Helenio Herrera. Era l’unica squadra che ci permetteva di vivere dei sogni europei in Coppa dei Campioni. Alle grandi partite partecipavo come se fossi un tifoso dell’Inter. E aver raccontato di un altro Moratti per me è stato straordinario, si è chiuso un cerchio».


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ULTIMA VOLTA – L’Inter torna nella carriera di Cucchi anche alla fine. La sfida di San Siro contro l’Empoli, del 12 febbraio 2017, coincide infatti con la sua ultima radiocronaca. Che lui ricorda così: «Ho anche un altro bel ricordo, legato alla mia ultima partita, Inter-Empoli. Sapete quanto sia complicato il rapporto tra giornalisti e tifosi, ma quello striscione inaspettato comparso in Curva Nord mi ha fatto tremare le gambe, avevo i brividi. L’unico momento in cui pensavo di non farcela è stato quello striscione, per il quale sarò sempre grato ai tifosi interisti».

LEGAMI – Cucchi racconta poi quali giocatori del passato nerazzurri hanno lasciato un segno nelle sue memorie: «C’è un giocatore dell’Inter a cui sono particolarmente legato, per le sue qualità morali e etiche, per il suo attaccamento alla maglia. Per me era entusiasmante vedere le galoppate di Javier Zanetti. Mi ha fatto capire la bellezza e la forza del calcio. Era un uomo dell’Inter e si vedeva quando andava in campo, era straordinario. Ma ne potrai citare tantissimi, come Diego Milito e Esteban Cambiasso: era una squadra forte quell’Inter».

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