Calcionews24
·17 settembre 2023
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La ripresa dell’Eredivisie dopo la pausa delle nazionali, fruttuosa per l’Olanda che ha raccolto 6 punti su 6 nei due incontri delle qualificazioni europei, presentava la seguente situazione per le tre big storiche: il Psv in testa in coabitazione con Az Alkmaar e Twente, per di più tutte con una gara da recuperare; il Feyenoord a un punto di distacco; l’Ajax già attardato di 4 lunghezze, ma anch’egli ha giocato una partita in meno per concessione della federazione, che ha permesso di saltare un turno onde preparare meglio i playoff delle coppe.
Cosa ci ha detto la ripresa degli impegni agonistici?
Ad aprire il weekend è stato il Feyenoord, impegnato in casa con l’Heerenven. Chi ha in mente la squadra dell’anno scorso, capace di vincere il titolo anche con la forza della concretezza e spettacolare solo a tratti, sappia che quello è ormai un ricordo. Sabato pomeriggio i Rotterdammers dopo appena 20 minuti erano già sul 3-0 e hanno chiuso la gara con un sonante 6-1. Particolare piuttosto importante è che alla goleada abbiano partecipato 6 autori diversi: Ivanusec, Wieffer, Paixao, Gimenez, Minteh, Lingr. Come preparazione al debutto in Champions League martedì sera, in casa con il Celtic, non c’è che dire, è una bella iniezione di entusiasmo.
Alla sera ha risposto il Psv, ugualmente impegnato davanti al proprio pubblico. Contando anche le 4 gare disputate in Europa per accedere all’Europa – battesimo mercoledì a Londra, ospite dell’Arsenal – la formazione di Peter Bosz viaggia come meglio non si potrebbe: 8 vittorie e un pareggio. Contro il Nijmegen è stato un tiro a segno e i 4 gol avrebbero potuto essere ben di più. Doppietta dell’eterno De Jong, reti di uno scatenato Noa Lang e Pepi. Unico neo: l’ingresso di Lozano è stato salutato da cori continui di un pubblico che si ricorda quanto l’ex Napoli abbia significato per Eindhoven, nell’ultima vittoria del campionato lui c’era. Ma il messicano è apparso in ritardo di condizione e ha litigato malamente con Pepi, reo di non avergli lasciato la battuta di un rigore e, cosa più grave, di non avergli servito un facile pallone da mettere in rete.
Infine, l’Ajax, chiamato all’impegno col Twente, finora capace di aggiudicarsi le gare sempre andando oltre il minimo scarto. Oggi pomeriggio, a Enschede, si è confermata la regola con un altro 3-1 che dichiara apertamente la crisi dei lanceri, già a 7 punti dal vertice. Ma ancor più della classifica, preoccupa la prestazione. L’Ajax si è trovato sotto di 2 reti dopo appena 11 minuti (Rots e Steijn), ha accorciato le distanze con Brobbey, ha incassato il terzo gol nella ripresa da Unuvar e non ha mai offerto la minima sensazione che le cose potessero andare diversamente.
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