Calcio e Finanza
·15 febbraio 2024
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L’esposto di Margherita Angelli nei confronti dei tre figli, John, Lapo e Ginevra Elkann, sta portando gli inquirenti a scavare sempre più a fondo nelle società offshore intestate ai nipoti di Gianni Agnelli, con particolare attenzione nei confronti dell’amministratore delegato di Exor.
Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, nel luglio 2023 durante un’ispezione antiriciclaggio del nucleo speciale della polizia valutaria di Torino della Guardia di Finanza, viene scoperta la Tremaco Treuunternehmen Reg, family office con sede a Eschen, in Liechtenstein. L’ente è «collegato a mandato fiduciario intestato a John Elkann», e ci si arriva nel corso dell’ispezione nei confronti della P Fiduciaria, la cui sede legale, a Torino, è tra i luoghi indicati nel decreto di perquisizione firmato dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti.
Durante quella perquisizione, gli inquirenti raccolgono materiale per l’indagine su una presunta dichiarazione fraudolenta di Marella Caracciolo (deceduta nel 2019), che viene contestata a Elkann, allo storico commercialista della famiglia, nonché presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, e al notaio svizzero Urs Robert von Grueningen, incaricato dell’amministrazione del patrimonio ereditario della moglie dell’Avvocato.
A fine ottobre, lo stesso Elkann presenta «dichiarazioni aggiuntive con riguardo agli anni di imposta 2019, 2020 e 2021, da cui emerge, oltre alla disponibilità di beni collocati all’estero, ragionevolmente derivanti dall’eredità di Marella Caracciolo, la presenza di redditi tramite compagnie controllate straniere, tra cui Blue Dragons Ag e Dancing Tree Ag». Ovvero, due «società anonime» con sede sempre al 91 di Essanestrasse, presso la Tremaco.
Ora il compito degli inquirenti è quello di capire, tramite perquisizioni e sequestri, gli effettivi beneficiari delle disponibilità derivanti dall’eredità, «con conseguenti ipotesi evasive ulteriori rispetto a quelle contestate». Nel decreto si parla anche dell’«esistenza di ulteriori beni produttivi di reddito derivanti dalle eredità del senatore Giovanni Agnelli, detenuti da società terze (tra cui Bundeena Consulting Inc Bvi, ndr), collocate in paradisi fiscali, di cui Marella Caracciolo è risultata essere titolare effettiva». Di più, secondo i militari del nucleo di polizia economico finanziaria, al momento, c’è un’«.
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