🎙 Empoli, D’Aversa: “Ismajli non ci sarà Risposte positive da Sambia, Konaté e Tosto” | OneFootball

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·1 marzo 2025

🎙 Empoli, D’Aversa: “Ismajli non ci sarà Risposte positive da Sambia, Konaté e Tosto”

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Roberto D’Aversa, alla vigilia dell’importante gara in trasferta contro il Genoa, è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Riprendiamo da TMW le sue parole:

La settimana appena trascorsa – “Avevo chiesto l’orgoglio dopo la disfatta contro l’Atalanta, ma adesso dobbiamo affrontare un campo difficile e con una situazione incerottata. Dobbiamo ripartire da qui“.


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Gara di domani – “Loro nelle ultime tre partite in casa hanno fatto risultato pieno, hanno trovato un certo equilibrio. Il loro stadio spinge molto, puoi avere la sensazione di essere superiore in alcuni momenti ma poi cambia tutto. Ho in mente la partita che abbiamo fatto con Lecce l’anno scorso, la spinta del pubblico ha cambiato tutto. Noi abbiamo delle qualità, la partita di mercoledì ci deve servire per crederci e per essere compatti. Non abbiamo caratteristiche di attendere, abbiamo fatto meglio quando siamo stati aggressivi. Non sarà l’aspetto tattico ma i duelli a determinare questa partita. Anche nella partita di Torino si è ragionato sul passaggio del turno, ma anche lì abbiamo recriminato sul risultato del novantesimo“.

Dettagli – “La cura dei dettagli è naturalmente importante. Nella partita dell’andata c’è stato un episodio che ha determinato il risultato, il dettaglio fa la differenza. Ma lo fa anche nella vita normale, non solo nel calcio”.

Ismajli –Ismajli non ci sarà, la gioia del passaggio del turno non ci restituisce gli indisponibili. Dobbiamo dare l’anima, anche per dare continuità a quello che è successo in settimana. Ragiono sulla realtà dei fatti, abbiamo preso cinque gol in campionato, quello che è successo mercoledì non deve distoglierci dalla salvezza“.

Atteggiamento – “La partita di mercoledì ci deve dare la spinta, ma dobbiamo anche pensare che domenica abbiamo preso cinque gol. La maschera della felicità dobbiamo metterla da parte, affronteremo una squadra in forma in uno degli stadi più caldi d’Europa“.

Scelte – “Bisogna ragionare sulle tre partite, sul minutaggio, dovrò mettere in campo gli undici più prestativi. Sono contento per quei giocatori che giocano meno, Sambia, Konaté, Tosto ad esempio. Quell’impresa ti ha portato via energie fisiche e nervose, dove ho gestito potremmo avere dei vantaggi sulle scelte iniziali“.

Prestazione di Torino – “La lotteria dei rigori i miei ragazzi l’hanno affrontata senza il fardello di dover passare per forza. Quando ci siamo riuniti prima che cominciassero i rigori ci siamo detti che eravamo a un certo punto e non potevamo mollare. Avremmo meritato di vincerla, quella partita. Determina molto il fatto che aver schierato due giocatori nel proprio ruolo come Ismajli e Marianucci significa tanto. Non voglio creare alibi, ma chiaramente avere delle difficoltà è normale quando ti mancano certi giocatori.

Cinismo – “Per il mio modo di ragionare non parlo di fortuna o sfortuna, a volte bisogna essere più precisi e cattivi nel far gol. Un aspetto che ho rivisto in settimana è la voglia di non prendere gol, essere aggressivi, quelle sono situazioni che determinano un risultato“.

Differenze  – “Inconsciamente può dare l’impressione che ci siamo arresi, ma è stata anche l’Atalanta a metterci in difficoltà, hanno segnato cinque gol a tante squadre. Il gol preso su autogol può tagliere le gambe, ma ha agito sull’inconscio. I ragazzi non hanno mai mollato, non mi va che passi il messaggio che la squadra che abbia mollato. Questi ragazzi non hanno mai mollato di un centimetro in nessun giorno dell’allenamento.

Calendario – “Noi dobbiamo ragionare sul nostro percorso senza metterci pressioni ulteriori. Dobbiamo ragionare solo su noi stessi, senza fare troppi calcoli. Ogni singola partita la dobbiamo affrontare con la massima determinazione“.

Tifosi – “Tornare e trovare uno striscione per noi è stato qualcosa di bello, per noi è un punto di vantaggio sugli altri, perché sentiamo sempre il sostegno. E questo è anche merito dei ragazzi, la prima cosa che valuta il tifoso vero è che il calciatore suda e lotta per la maglia. Noi lavoriamo per stare al di fuori delle ultime tre, ma può capitare anche all’ultimo secondo dell’ultima di campionato“.

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