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Vincenzo Visco·7 marzo 2024
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Vincenzo Visco·7 marzo 2024
Dopo il buon pareggio di ieri dell’Atalanta su un campo non facile come quello dello Sporting Lisbona, questa sera scenderanno in campo le altre tre italiane nei loro match d’andata di Europa e Conference League.
Partite troppo importanti non solo per le interessate, ma anche per il destino della Serie A nel ranking UEFA, che attualmente ci vede sempre al comando (quindi 5 squadre nella prossima Champions) ma con uno scenario che, dopo l’eliminazione della Lazio, lo vede cambiare.
Cosa c’è da aspettarsi da loro?
Attualmente la Roma sta esprimendo un calcio divertente ed efficace, e tutto questo lo deve a Daniele De Rossi, capace in poche settimane a tirar fuori il meglio da una squadra abbastanza oppressa dalla filosofia di Mourinho. Lo confermano i risultati (tutte vittorie, un pari col Feyenoord e un ko, con l’Inter dei record), i gol (stessa media di Inzaghi dall’arrivo di DDR) e la rivalsa di alcuni giocatori fondamentali che sembravano smarriti (su tutti Lorenzo Pellegrini).
Col Brighton non sarà facile: la squadra di De Zerbi la conosciamo tutti per il suo altissimo valore in campo, espresso con un gioco alla Guardiola, in cui vogliono costruire l’azione fin dal loro stato embrionale senza mai buttare mai la palla. Ecco, su questo la Roma dovrà essere brava, nel pressing alto per distruggere qualsiasi tentativo di manovra e provare a imbucare la difesa delle Seagulls. DDR conosce bene la filosofia di Roberto, sono grandi amici e, a detta del tecnico giallorosso, gli ha passato gli appunti per studiare. Le premesse per un match spettacolare ci sono tutte.
Eliminato dalla Champions in un girone infernale, il Milan è ripartito dall’EL e, già col Rennes, ha dimostrato di avere tutte le carte in tavola per provare ad andare fino in fondo. Paradossalmente, agli ottavi la difficoltà del match si è abbassato: il valore tecnico dello Slavia Praga, infatti, è inferiore a quello dei francesi.
I cechi, c’è da dire, che sono passati primi nel girone della Roma, che è addirittura crollata a Praga per 2-0 dopo aver vinto con lo stesso risultato all’Olimpico, ma hanno evidenti limiti tecnici e tattici. Limiti che il Milan dovrà essere bravo a sfruttarli sin dalle prime battute di gioco e regalare ai propri tifosi una serata europea come solo loro sanno fare, anche se si gioca di giovedì.
Il titolo sembrerà pretestuoso, ma diciamocela tutta: attualmente, in Conference League, quali squadre sono più forti della Viola? Probabilmente solo l’Aston Villa di Emery e di Zaniolo, per qualità di organico, ma per il resto le altre compagini rimaste sono tutte di livello inferiore alla squadra di Italiano.
Già lo scorso anno la Fiorentina ha dimostrato prova di forza raggiungendo la finale, persa solo all’ultimo col West Ham. Ci sono tre step da superare prima, propedeutici, duri soprattutto per le trasferte da effettuare, ma che tutto sommato metteranno in campo avversari alla portata e superabili, come fatto qualche mese fa. Uno scenario che potrebbe ripetersi e che i tifosi, in cuor loro, ci sperano, in virtù anche di una squadra che sembra crescere sempre di più, soprattutto in attacco.