Economia circolare: calcio, ambiente e il primo stadio completamente in legno | OneFootball

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Calcio e Finanza

·27 maggio 2021

Economia circolare: calcio, ambiente e il primo stadio completamente in legno

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L’evoluzione tecnologica sta permettendo di scoprire aspetti e prodotti a cui non eravamo abituati. Basti pensare all’incredibile sviluppo che ha avuto il web, che offre tanti spunti anche legati all’intrattenimento, come i casino online italiani autorizzati, di qualità e sicuri. Una rivoluzione digitale che si sta estendendo sempre di più verso l’ambito economico: in modo particolare nel corso degli ultimi tempi, si è notato un certo legame tra calcio e ambiente, con un’economia circolare che sta prendendo sempre più piede.

Una storia particolarmente interessante, che prende vita da un progetto che è stato sviluppato da parte dello studio Hadid, che si riferisce al primo stadio che è stato costruito interamente in legno, localizzato a Stroud, in Inghilterra.


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Tra casacche, fabbriche e sport, la storia che vi stiamo per raccontare è decisamente interessante e, per raccontarla, serve recarsi fino alla cittadina inglese di Sheffield, passando per Nailsworth, un paesino che disperso tra le colline Costwolds, nel Gloucestershire. Da queste parti, dove il calcio non è solo passione, ma più che altro una vera e propria religione, stavolta gli interessi finanziari del pallone vanno a intrecciarsi con una questione decisamente importante e sentita a livello mondiale, ovvero quella del clima.

Non è un caso che da quelle parti ci sia una squadra, il Forest Green Rovers, che viene considerato da parte degli addetti ai lavori come il club più sostenibile su questo pianeta. Per gli appassionati di calcio, invece, milita in Football League Two, ovvero la quarta divisione in Inghilterra. Una squadra che è stata protagonista di un pazzesco lavoro di rigenerazione, rispettando il clima il più possibile.

Il progetto è partito dalla realizzazione di un campo da gioco organico, con un impianto che va a sfruttare l’energia che viene prodotta da un impianto fotovoltaico, offrendo anche tanti altri spunti green, come ad esempio dei menù vegani. Non è finita qui, dato che nei progetti del club c’è anche la realizzazione di uno stadio che sarà in tutto e per tutto realizzato in legno, come svelato dal progetto creato dallo studio Hadid.

La responsabilità del calcio, dal punto di vista ambientale, si intreccia inevitabilmente con un aspetto economico. Il più importante azionista del club, ovvero il boss dell’eolico Dale Vince, ha messo in evidenza come il calcio ha un compito ben preciso sotto questo aspetto, cercando di sensibilizzare più persone possibile e le maglie, create con fondi di caffè e filati di bambù, rappresentano un simbolo perfetto per poter lanciare un messaggio ambientale corretto.

Magliette riciclabili, una svolta anche a livello economico

Come vengono realizzate queste magliette? In modo molto semplice, dal momento che il tessuto viene filato da parte dei fondi di caffè, mixandolo poi con il poliestere. Un’innovazione che permette di andare oltre pure il bambù, materiale ecologico già visto per la realizzazione di altri prodotti, come sacche e borsoni.

In Serie A, invece? L’ultima compagine ha voluto provare la strada del riciclo, è stata il Crotone, che ha da poco salutato la Serie A e anche uno dei suoi giocatori migliori, Ounas, son ben poche altre squadre hanno seguito il suo esempio. Il Forest Green Rovers, però, sta cambiando decisamente le carte in tavola, spostando l’aspetto ambientale su un tavolo ben più ampio, che comprende, come detto, uno stadio tutto in legno, dei menù vegani e dei tifosi molto più attenti alla questione ambientale.

Una vera e propria spinta green che, se in Italia non trova ancora grande spazio, nel resto del Vecchio Continente, ha già vari seguaci. Ad esempio, il Siviglia, che si è prefissata diversi ambiziosi obiettivi dal punto di vista ambientale, ma anche il Tottenham, che ha ricevuto un premio da parte delle Nazioni Unite per essere sceso in campo in prima linea nella lotta alle emissioni nocive, senza dimenticare il Mainz in Germania, con quest’ultima che è stata la prima squadra definita “Carbon neutral” di tutto il campionato tedesco.

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