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Andrea Agostinelli·27 maggio 2018
Ecco dove andrà veramente Cristiano Ronaldo

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Andrea Agostinelli·27 maggio 2018
Non è vero, non lo sappiamo ma ci siamo divertiti a immaginare tre trattative di mercato clamorose.
Spaventato dall’idea che Neymar possa andare al Real Madrid, il presidente blaugrana Josep Bartomeu ha deciso di passare al contrattacco per spegnere sul nascere il ciclone mediatico che un colpo del genere porta con sé.
Griezmann, l’obiettivo iniziale, non è un giocatore in grado di scaldare la stampa mondiale. Serve un’idea rivoluzionaria, un nome che solo pronunciandolo sia in grado di scatenare una bufera.
Bartomeu valuta diverse opzioni (Pogba, Milinkovic-Savic, Dybala) ma nessuna lo convince fino in fondo. Dopo di che ha un sussulto e capisce che deve andare all-in su un solo calciatore: Cristiano Ronaldo.
Ronaldo viene a conoscenza dell’interessamento del Barça prima della partenza per Kiev. Un emissario gli ha infatti presentato un’offerta da 30 milioni netti a stagione per i prossimi 3 anni.
Lui tentenna, spaventato dall’idea di dover condividere il palcoscenico con il suo acerrimo nemico. Allo stesso tempo vuole lasciare Madrid, ha sul tavolo un contratto dal PSG ma la proposta del Barcellona è di quelle che non si possono rifiutare.
Così decide di telefonare a Messi per capire, di fronte ad un suo possibile passaggio in blaugrana, quale possa essere la sua reazione, quella dello spogliatoio e quella della tifoseria.
L’argentino gli risponde che non deve avere nulla di cui temere perchè il popolo blaugrana non vede l’ora di accoglierlo a braccia aperte.
Il portoghese si convince, il resto lo fa Jorge Mendes che lavora ai fianchi Florentino Perez e conclude l’affare (120 milioni + Dembelé e Cillesen) alle 16:44 del 31 agosto.
Seduto sul proprio divano, Pep Guardiola assiste al trionfo del Real Madrid e dentro di sé rosica per essere stato eliminato da una squadra che non ha un portiere.
Terminate le celebrazioni decide di andare a dormire ma l’immagine di Cristiano lo blocca. “È stato molto bello giocare nel Real Madrid – afferma il portoghese – Nei prossimi giorni, darò una risposta sul mio futuro”.
Un brivido gli corre lungo la schiena. È sicuro. Andrà al Manchester United.
Corre a prendere il telefono e chiama il direttore sportivo Txiki Begiristain: “Cristiano Ronaldo dev’essere nostro”. Il tecnico catalano non ha digerito il modo in cui Mourinho gli ha strappato Alexis Sanchez a gennaio ed ora vuole la sua vendetta. La dirigenza dei Citizens non è convinta della bontà dell’affare ma Guardiola ha preso la sua decisione ed è irremovibile.
I Red Devils offrono un pacchetto di giocatori (De Gea, Martial e Blind) più 80 milioni. Il City ne mette sul piatto solo 70 ma con i cartellini di Aguero, Laporte e Claudio Bravo.
Il Real fa muro ma Ronaldo ha già accettato l’offerta economica (biennale da 25 milioni di sterline) e per Florentino Perez non resta altra opzione se non quella di accettare la proposta della squadra di Guardiola.
A convincere definitivamente il presidente del Real Madrid è l’inserimento di Gündogan. Alla resa dei conti, il catalano ottiene la sua vendetta sbarazzandosi di tutti quei giocatori che non rientravano più nel suo progetto tecnico.
“Cristiano Ronaldo è il giocatore più forte del mondo – dichiara con un sorriso beffardo Guardiola il giorno della presentazione – In questi anni ha dimostrato di essere migliore di Messi”.
Una dichiarazione d’amore che però non trova riscontro nei fatti dato che il tecnico catalano gli preferirà sempre Sané, Gabriel Jesus e Sterling.
Nell’estate 2019 Ronaldo rescinderà il suo contratto con il City per accasarsi con gli affiliati in MLS dei Citizens, il New York City FC.
“Cristiano Ronaldo al Napoli”. La notizia comincia a prendere forma negli ultimi giorni di luglio dopo la vittoria del Portogallo ai Mondiali, un risultato che di fatto ha consegnato a Ronaldo il suo quinto Pallone d’Oro.
Sullo sfondo c’è ancora la complicata situazione con il Real Madrid. Lo strappo con il presidente Florentino Perez non è stato ricucito e dopo tanti rinvii è arrivato il momento di affrontare la situazione.
Il portoghese in conferenza stampa conferma di aver chiesto ufficialmente la cessione, sottolineando come abbia già avuto diversi contatti e che un’offerta lo sta stimolando più di altre.
Ovviamente la prima idea è che sia il PSG la squadra a cui si riferisce ma con il passare dei giorni quella che sembrava una battuta si trasforma una notizia di mercato confermata da più fonti.
Il Napoli è molto vicino a Cristiano Ronaldo. Il lavoro diplomatico di Carlo Ancelotti ha convinto il portoghese ad accettare la corte del presidente Aurelio De Laurentiis, che per l’ultimo colloquio lo invita sul suo yacht a Posillipo.
Resta il problema del cartellino. ADL non vorrebbe svenarsi, dato che ha già proposto al giocatore un quinquennale da 15 milioni netti l’anno, e quindi prova in tutti i modi ad ottenere uno sconto. Perez risponde picche: l’affare si chiude sulla base di 40 milioni più i cartellini di Koulibaly e Jorginho.
È fatta ma alle 15 del 18 agosto, ultimo giorno di mercato, la firma sul contratto non è ancora arrivata. Il motivo?
I diritti d’immagine.
Per sbloccare la situazione, Ronaldo si è presentato in prima persona a Roma per trattare con De Laurentiis. Sono ore di attesa infinita.
Alle 22 l’affare sembra sul punto di saltare ma dieci minuti dopo arriva il nuovo colpo di scena con ADL che twitta una foto insieme a CR7 in cui mimano l’esultanza del portoghese.
Alle 22:34 la notizia tanto attesa: Cristiano Ronaldo è ufficialmente un nuovo giocatore del Napoli. Dopo aver dimostrato di essere superiore a Messi, ora Ronaldo vuole superare l’ultimo limite: battere Diego Armando Maradona, a casa sua.