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·26 luglio 2022

E se fosse la stagione di Kevin Lasagna?

Immagine dell'articolo:E se fosse la stagione di Kevin Lasagna?

Qualche giorno fa vi abbiamo proposto un’analisi del reparto offensivo del Verona, incuriositi dal movimentato – quasi inspiegabile – mercato che la società veneta sta portando avanti in questi mesi estivi. Perdere Caprari dopo una stagione così ha lasciato perplessi molti, ma la spiegazione potrebbe risiedere nel più che probabile cambio di modulo con cui Cioffi farà giocare la sua squadra. E proprio il nuovo modulo a due punte ci ha stuzzicato un’idea: e se potesse essere la stagione di Kevin Lasagna?

L’attaccante ex Carpi e Udinese è reduce da due stagioni tutt’altro che positive, e in generale non è mai stato un bomber di razza. Ma il gioco più verticale di Cioffi si può sposare al meglio con le caratteristiche di Lasagna. Dopo l’amichevole di sabato, con la doppietta (e che doppietta) contro l’Hoffenheim, questa idea può prendere ancora più corpo. Abbiamo analizzato i suoi numeri, non buoni, nelle ultime stagioni e vi spieghiamo come questa svolta tattica può avvantaggiarlo.


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I pessimi numeri in fase realizzativa delle ultime stagioni

Che Lasagna non sia un vero è proprio attaccante macina-goal è risaputo. In serie A le reti sono 39 in 201 presenze, a partire dalla stagione 2015/2016 con la maglia del Carpi. Poi il passaggio all’Udinese, dove è andato in doppia cifra due volte: nella stagione ’17/’18 (12) e in quella ’19/’20 (10) con un’ottima seconda parte di stagione post prima ondata di pandemia.

Ma non è la media goal – una rete ogni 5 presenze, a spanne – il dato più preoccupante. Dando uno sguardo agli Expected Goals (xG) – che ricordiamo essere il valore dei goal che ci attendiamo da un giocatore misurando la probabilità di successo di ciascun tiro effettuato – è evidente come Lasagna abbia quasi sempre under-performato. Tranne la prima stagione a Carpi, l’attaccante mantovano ha sempre segnato meno di quanto ci si aspettasse: tanto per fare due esempi, nella stagione appena conclusasi ha segnato due reti contro le 4.08 attese, mentre in quella precedente, dove ha smezzato la stagione tra Verona e Udine, il valore di xG attesi era di 11.38, mentre di goal ne sono arrivati 4. In quella stagione, Lasagna chiuse tra i peggiori 10 in campionato per numero di big chance mancate.

Guardando ai numeri in carriera, le statistiche ci suggeriscono come le reti attese dovrebbero essere state 51.93, quasi 13 in più rispetto quelle effettivamente realizzate. Insomma, segnare non è mai stata la sua principale qualità.

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Cosa può cambiare nel nuovo Verona

Ma se siete arrivati fino a questo punto probabilmente vi volete ricredere anche voi sul conto del buon Kevin. E le cose quest’anno possono cambiare, perchè dal punto di vista tattico, Cioffi ci presenterà un Verona molto lontano rispetto quello di Tudor o Juric.

Partiamo dalle due punte. Le prime uscite stagionali stanno improntando questo Verona sul 3-5-2 e quindi su due attaccanti, con caratteristiche differenti. E il mercato ha dato una forte mano a Lasagna, visto che in Veneto finora sono arrivati tutti attaccanti molto fisici, con Djuric, Henry e Piccoli. Non che Lasagna il fisico non ce l’abbia, ma il suo atletismo e la sua velocità si integrano perfettamente con una prima punta più statica, che il pallone spesso e volentieri lo riceve sul corpo.

A questo aggiungiamo il possibile passaggio al centrocampo a 3, che garantisce più distanza tra i reparti per evitare che gli uomini offensivi si pestino i piedi. Più spazio anche grazie allo stile più “verticaleggiante” e da contropiede proposto da Cioffi all’Udinese, che ora si sposa perfettamente con le qualità di Kevin Lasagna.

I presupposti per fare meglio almeno delle ultime stagioni ci sono tutti e se questo Hellas riuscirà a trovare il proprio equilibrio anche dopo aver cambiato così tanto in questo mercato estivo, prepariamoci con i “noi di Kickest ve l’avevamo detto”.

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