Bologna Sport News
·21 agosto 2025
Due piste per il centrocampo: Nicolussi o Mandragora, qual è la scelta migliore? Analisi e confronto

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·21 agosto 2025
Chiuso il capitolo terzino (Zortea) e quello esterno sinistro (Rowe), per completare la rosa manca un altro tassello: il centrocampista. Diverse piste percorribili, tra cui Nicolussi e Mandragora, quale sarebbe la scelta migliore? Confronto e analisi
Sfumato Asllani, ormai prossimo a vestire la maglia del Torino di Marco Baroni, il Bologna non ha abbandonato l’idea di puntellare la rosa con un nuovo centrocampista. A questo proposito è tornato alla carica per la rivelazione dello scorso campionato Nicolussi Caviglia, in forza al Venezia retrocesso. Non soltanto il classe 2000 però, è tornato in lizza anche Rolando Mandragora, seppur tenga ancora banco la spinosa questione rinnovo con la Fiorentina. Questi due nuovi scenari spingono a fare diverse valutazioni: chi sarebbe più adatto al Bologna di Italiano? Scopriamolo insieme.
Caratteristiche diverse e modi di interpretare il ruolo differenti, ma il classe 2000 e il classe 1997 rappresenterebbero sicuramente delle alternative di lusso ai rodati titolari Freuler e Ferguson. Questa è la doverosa premessa che trascende qualsiasi tipo di analisi. Tuttavia analizzando numeri e non solo è possibile capire chi dei due sarebbe più funzionale al Bologna. Mandragora ha dalla sua l’essere già stato allenato dal tecnico e conosce già i suoi dettami tecnici, Nicolussi avrebbe invece come vantaggio in primis l’età, in secundis una ideale alternanza con Freuler come metronomo vecchio stampo. E una reale alternativa al centrocampista svizzero in rosa non c’è…
Mandragora-Nicolussi: ballottaggio a centrocampo. Chi sarebbe più funzionale. Bologna Sport News (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images Via OneFootball)
D’altro canto il centrocampista della Fiorentina, avendo maggiore propensione offensiva potrebbe giocare al fianco dell’ex Atalanta essendo un regista atipico. Idealmente quindi Nicolussi si integrerebbe meglio con Ferguson per caratteristiche, ma anche con Pobega. Del resto molto spesso il classe 1997 dei gigliati ha giocato con un regista al suo fianco (Fagioli negli ultimi mesi). In aiuto a questa analisi vengono in aiuto i numeri, forniti da Sofascore.
A livello offensivo il rendimento è stato tutto sommato simile: 4 gol per entrambi, 3 assist per Mandragora 2 per Nicolussi. Seppur la maggiore spinta del centrocampista viola emerga analizzando il numero di big chances create: 10 contro 4. Chiaro però che questo rientra nella diversa interpretazione del ruolo. Tuttavia il centrocampista dei lagunari è meno ordinario nella giocata, tanto che sono diversi i passaggi lunghi in verticale (2.3 per partita per un 55% di successo), mentre il leader dei toscani ha fatto registrare meno tentativi con minor percentuale di successo (1.7, 41%).
Contestualizzare questa statistica è però di importanza capitale. Infatti, dal momento che il calcio di Italiano sia improntato molto sulla verticalità, avere a disposizione un centrocampista che rischia maggiormente la giocata in avanti è un plus. Di conseguenza però rischiare di più ha portato inevitabilmente a più palloni persi (11.5 vs 7.9). Anche da un punto di vista difensivo i numeri del classe 2000 sono leggermente migliori: 0.8 intercetti per partita vs 0.6, 1.3 placcaggi vs 0.8, 0.4 tiri respinti vs 0.3, 2.9 duelli a terra vinti per partita vs 2.4, 0.8 contrasti aerei (53.8% di successo) vs 0.5 (46.7%). Al contempo però Mandragora ha subito meno dribbling (0.6 vs 1), effettuato più rinvii difensivi (1.8 vs 1.6).
L’ago della bilancia, tirando le somme, pende leggermente in favore del centrocampista classe 2000. La richiesta del Venezia si aggira sui 10 milioni e la concorrenza non manca (Sassuolo), il Bologna però vuole regalare a Italiano un nuovo centrocampista. Solo il tempo dirà se sarà davvero lui…