💥 Ds Lazio: “Richieste per Nuno e Taty, ma non smantelliamo! Su Fazzini e Castrovilli…” | OneFootball

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·17 gennaio 2025

💥 Ds Lazio: “Richieste per Nuno e Taty, ma non smantelliamo! Su Fazzini e Castrovilli…”

Immagine dell'articolo:💥 Ds Lazio: “Richieste per Nuno e Taty, ma non smantelliamo! Su Fazzini e Castrovilli…”

Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, ha rilasciato un’intervista fiume ai canali ufficiali biancocelesti. Ecco quanto ripreso da Lalaziosiamonoi.it:

“Indice di liquidità? Non è una cosa che riguarda solo la Lazio, ma un po’ tutte le società. È facilmente risolvibile facendo uscite ed entrate. Questo non ci impedisce di fare delle operazioni. Il tutto poi va inserito nella politica di ogni singolo club. Noi abbiamo iniziato un nuovo percorso partito tempo fa. È un nuovo ciclo che ha una durata minima di tre anni, come tutti. Quest’estate mi sono preso la responsabilità di dare vita e corso a un nuovo progetto. Ci sono state critiche giustificate, costruttive, ma quando uno ha un suo metodo lo deve attuare per il bene di tutti. Questo è quello che abbiamo fatto. È il caso di ricordare che questa squadra, con Baroni alla guida che è stata una scelta mia e di Lotito, al netto di battute d’arresto, ha fatto un girone d’andata più o meno importante. Anche in Europa si è contraddistinta, lì speriamo di fare punti per evitare i playoff. La squadra fino a qui ha fatto qualcosa di positivo, a mio parere è andata anche sopra le aspettative iniziali. Da qui nasce una considerazione: quando una cosa funziona, perché devo mettere a rischio con degli innesti che non sono funzionali o all’altezza? Noi setacciamo il mercato, ad oggi non abbiamo trovato la funzionalità di questi ragazzi che abbiamo visionato. In altri casi non abbiamo ritenuto che il rapporto qualità-prezzo fosse in linea con il valore che i nostri osservatori e il sottoscritto hanno dato al calciatore. Abbiamo preso un giovane, un classe 2005, Ibrahimovic, di cui mi prendo la responsabilità. È stata una mia scelta inserirlo subito in prima squadra. Con Baroni abbiamo condiviso il solo Noslin forse, che si era messo in evidenza al Verona. Abbiamo ritenuto opportuno prendere anche questo ragazzo dal Bayern Monaco che sono convinto che verrà fuori. Oggi sento parlare di indice di liquidità e di innesti, noi faremo tutte le cose che migliorano l’aspetto tecnico-tattico della rosa. Ad oggi non ne troviamo, non ci siamo. Il mercato di gennaio si chiama di riparazione, noi siamo partiti con 4 pneumatici e siamo ancora in piedi, non abbiamo gomme a terra. Poi se si presenterà un’occasione non ci tireremo indietro, e non sarà l’indice di liquidità a fermarci. Sono io a dover fare delle scelte sotto mandato di Lotito. Da quest’estate Baroni ha fatto un ottimo lavoro. Io non andrò fuori da questo modus operandi che ho, quindi non vado dietro le sirene o a sentimenti di ogni genere. Capisco comunque che dall’altra parte si possa ragionare in maniera diversa. Io però devo farlo rispetto alle esigenze societarie e a un gruppo che fin qui ha fatto un qualcosa di buono. Questa squadra ha finito al quarto posto il girone d’andata, i numeri se valgono devono valere sempre. Poi si può sempre migliorare, ma se si sbaglia qualcosa è un attimo a peggiorare”.


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“Io guardo in casa nostra. Stiamo facendo un ottimo lavoro con Baroni. Il mercato deve essere un’esigenza, non una moda. Io non sono il tipo che va dietro alle mode. Se ci fermiamo soltanto a Fazzini, Belahyane, Casadei ci perdiamo nella notte dei tempi. Noi guardiamo centinaia e centinaia di giocatori. Poi ci sono nomi che vengono messi sul mercato mediatico e prendono più piede. Noi abbiamo fatto un’offerta all’Empoli per Fazzini perché oggi può rappresentare un giocatore di prospettiva, che può diventare il Rovella o il Tonali della situazione. Ma per fare un matrimonio bisogna essere in due, dall’altra parte avevano altre esigenze. I migliori affari sono quelli che non si fanno, e questo vale per tutti. Per tutti abbiamo fatto delle proposte”.

“Ci hanno chiesto 6/7 giocatori, anche squadre che in Italia rappresentano il top, ma pure estere. Se dobbiamo vendere però per fare cassa andiamo contro il nostro modus operandi. Come posso oggi privarmi di un pezzo importante? Ci sono stati chiesti Rovella, Dele-Bashiru, Nuno Tavares, Castellanos. Molti sono appetibili sul mercato. Noi non dobbiamo smontare la squadra, ma completarla. Migliorare un centrocampo come quello della Lazio non è facile, lo stesso vale per gli altri reparti. Ibrahimovic l’abbiamo preso perché l’ anno scorso a Frosinone ha fatto bene e ha delle qualità che se le metterà a disposizione si tratterà di un investimento importante, un classe 2005. Io i 31enni, 32enni non li prendo. Vogliamo diventare un modello come il Feyenoord, con giovani giocatori che si vogliono affermare. Quando abbiamo preso Gila non giocava mai, sembrava uno scappato di casa. È stato costruito alla Lazio e oggi è una pedina fondamentale e un elemento di richiesta per tante big. Noi dobbiamo seguire questo obiettivo, questo tipo di situazioni”

“Castrovilli non è una scommessa persa. L’intervento al crociato non gli ha destato preoccupazione. È un ragazzo che chiede più spazio, fin qui ne ha trovato poco. È un professionista, se vuole trovare più spazio e cambiare squadra prenderemo in considerazione una sua eventuale partenza. Possiamo anche aver fatto degli errori come società e a livello di scelte, ma i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo completato quel ciclo di rinnovamento. Siamo al 50%, c’è ancora molto da lavorare. Nel prossimo futuro, con un pizzico di fortuna, andremo a individuare quei calciatori funzionali per il fabbisogno della Lazio per conseguire risultati sempre più importanti. In questo girone d’andata non mi sono mai esaltato, sono una persona equilibrata. Vivo le vittorie come le sconfitte, anche se quando vinco riposo meglio”.

“Le difficoltà dell’ambiente? Basta essere chiari e sinceri con sé stessi, dicendo sempre la verità. Non bisogna mai farsi prendere dall’entusiasmo. Il calcio ti porta in alto, ma anche in basso. Quando si prende un giocatore si valuta tutto. Prima di fare un acquisto mi confronto con più persone e collaboratori, si guardano tutti gli aspetti. Ibrahimovic è un 2005, non entra in lista. L’abbiamo preso in prestito con diritto di riscatto e avrà la possibilità di mettere in mostra tutte le sue qualità, e ne ha molte. Prima di prenderlo ho parlato con Guido Angelozzi, mio amico, che lo ha avuto. Me ne ha parlato molto bene. Alla Roma c’è un 2004 che quest’anno sta giocando in prima squadra. Non bisogna avere paura di questi ragazzi, io non parto mai prevenuto”

“Tutti sono cedibili e nessuno è incedibile. La società valuta il sostituto di Isaksen se c’è una richiesta per lui. Se il sostituto è valido e migliore, allora è un discorso. Sennò non si muove. In determinate partite è stato decisivo, a questi giovani ragazzi bisogna dargli il tempo di maturare perdonandogli anche qualche errore, anche se ha avuto alti e bassi. Io ho idee abbastanza chiare su questo. Baroni è un professionista e un grande allenatore, ce ne accorgiamo oggi. Adesso sta nascendo il ‘Baronismo’ che speriamo non lo mandi fuori strada, conoscendolo non si farà prendere da questi entusiasmi. Ogni allenatore vorrebbe il meglio del meglio e 30/40 giocatori. Il tutto cozza con delle norme e le liste. Bisogna bilanciare tutta l’attività”.

“Mandas? C’è mercato su di lui. Rappresenta una valida alternativa a Provedel, che è il titolare. Mandas ha giocato tutte le partite europee, il ragazzo è cresciuto. La società non vuole privarsene. Patric? Oggi fa un ultimo esame, da lunedì inizierà la riatletizzazione e poi staremo a vedere il suo percorso. Vecino è in via di risoluzione, non credo potrà essere a disposizione prima di 10/15 giorni. Nei momenti topici e cruciali hanno fatto qualcosa di straordinario. Li aspetteremo, se c’è da stringere un po’ la cinghia lo faremo. Oltre non andrei. Hysaj? Lazzari purtroppo ha avuto un altro infortunio, quindi Hysaj è parte integrante della rosa della Lazio come successo in Coppa Italia. Non abbiamo scaricato nessuno, i fuori rosa hanno fatto una vita di gruppo insieme a tutti i compagni. Abbiamo rispettato la loro professionalità e il loro valore. Può darsi che torneranno utile alla nostra Lazio”.

“Dobbiamo completare il nostro percorso, vogliamo attrezzare nel più breve tempo possibile una squadra competitiva. In Primavera non ci sono giocatori pronti che possono aiutare Baroni. Questo potrà avvenire nel giro di qualche anno. Al momento non è così, non bastano i buoni risultati passati per essere pronti nell’immediatezza. C’è Floriani in prestito ora, anche Ruggeri. Sono ragazzi a cui abbiamo dato la possibilità di confrontarsi in altre piazze e stanno facendo bene, si parla molto bene di entrambi. Nel prossimo futuro potranno tornarci utili”.

“Caso Bernabè? Mi sono fatto più di un’ idea. Su questa vicenda dovrebbe calare il sipario. Juan ha chiesto scusa, si è reso conto di aver fatto una cosa che non doveva e si è pentito. Oggi è in convalescenza, la salute è un diritto riconosciuto. Noi gli diamo tutto il supporto, la situazione poi verrà affrontata su altri piani. La società ha subito emesso un comunicato. Mi dispiace che intorno a questa vicenda ci si stia speculando sopra, è una cosa abbastanza seria. Ognuno è padrone del proprio corpo, ma abbiamo un codice da rispettare. Noi siamo esposti mediaticamente e ci dobbiamo privare di alcune debolezze, dobbiamo avere una vita e una condotta che dev’essere d’esempio per tutti. Esiste questo codice etico interno che deve essere rispettato da parte di tutti. Poi le responsabilità saranno affrontate. Invito Juan ad avere un comportamento diverso”.

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