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Davide Zanelli·14 aprile 2021
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Davide Zanelli·14 aprile 2021
Le semifinaliste della Champions League 2020/21 sono decise.
Tanto spettacolo, qualche sorpresa e grandi giocate nei quarti di finale. Abbiamo preso alcuni appunti sulle quattro partite disputate. E bisogna necessariamente partire dalla generazione di fenomeni destinata a impossessarsi della coppa dalle grandi orecchie.
Vinicius Jr e Phil Foden sono tra i grandi protagonisti nelle qualificazioni di Real Madrid e Manchester City. Il brasiliano incanta nella gara d’andata (ma anche ad Anfield regala un paio di giocate niente male), mentre l’inglese elimina Haaland e fa gongolare Guardiola con l’ennesima prestazione da incorniciare.
Partite decisive richiedono centrocampisti decisivi. Zidane, trascinato ancora una volta da Kroos, Modric e Casemiro, ne sa qualcosa. Lo stesso discorso vale per il City, che si gode l’ennesima prestazione gigantesca di Kevin De Bruyne, ma per lui il titolo di centrocampista è riduttivo: meglio tuttocampista.
A Parigi sale in cattedra un Paredes ispiratissimo. E non venga sottovalutato il fattore Jorginho nel Chelsea. Il centrocampista azzurro è impeccabile contro il Porto: non male per uno che con Lampard sembrava destinato alla cessione.
Sa vincere e sa soffrire: quando la Champions League si fa dura, il Real Madrid di Zidane è una macchina apparentemente perfetta. Incontenibile nella gara d’andata, capace di soffrire e sacrificarsi ad Anfield. Certe sfide sono nel DNA di un club da sempre abituato a vincere.
Pesano, e non poco, certe assenze. Il generoso Choupo-Moting fa due gol al PSG, ma l’infortunio di Lewandowski e la positività al Covid di Gnabry restano un fattore, così come lo è la difesa del Liverpool, martoriata dalle defezioni.
Il Bayern Monaco paga le assenze, ma il PSG ora è una vera big. Neymar e Mbappé grandi protagonisti, Di Maria sensazionale. E poi Paredes, Verratti, Kimpembe… Mentre il club prepara il rinnovo di Ney e cerca di convincere Kylian con una proposta irrinunciabile, Pochettino si gode una squadra dal talento quasi infinito.