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·12 giugno 2025

Diritti TV: è lotta tra la Lega Serie A e il ministro Abodi: ecco i punti del disaccordo

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Diritti TV: scontro tra la Lega Serie A e il ministro dello Sport Abodi sulla bozza di una legge che dovrebbe superare la Legge Melandri

È esplosa una polemica tra la Lega Serie A e il ministro dello Sport Andrea Abodi in merito alla bozza di una legge delega che dovrebbe superare la legge Melandri sui diritti TV. Il testo – ancora in fase tecnica e non incluso nel Decreto Sport – ha suscitato forte preoccupazione tra i club di Serie A, soprattutto per una possibile revisione al rialzo della quota di mutualità da destinare alle categorie inferiori (oggi al 10%), e per alcune formulazioni poco chiare che fanno temere un’estensione ad altri sport professionistici, come il basket. Inoltre, si ipotizzano nuovi criteri per la distribuzione interna dei diritti, con più peso alle società che valorizzano i giovani e meno a quelle con grande seguito di tifosi. La Lega si è detta sorpresa e contrariata per non essere stata consultata, ribadendo la propria opposizione a qualunque misura che sottragga risorse fondamentali per la sostenibilità della Serie A, già alle prese con il problema della pirateria.

Nel pomeriggio, come riportato da la Gazzetta dello Sport, è arrivata la risposta del ministro Abodi, che ha parlato di un «clamoroso equivoco»: quella circolata è solo una bozza tecnica interna, condivisa tra ministeri e ancora lontana dall’approvazione. Il ministro ha assicurato che non c’è stato nessun blitz e che la Lega Serie A è considerata un interlocutore primario, anche se avrebbe gradito essere contattato prima per chiarire il contesto. La Lega, a sua volta, ha accolto con favore le spiegazioni del ministro, sottolineando l’importanza di essere coinvolta in ogni passaggio che riguardi direttamente i bilanci delle società. La vicenda proseguirà nei prossimi mesi e ci si augura un confronto più trasparente e costruttivo.

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