
OneFootball
Francesco Porzio·27 luglio 2019
Dieci anni fa Zlatan Ibrahimovic cambiò la storia dell'Inter

In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Francesco Porzio·27 luglio 2019
“Ehi, Ibra!”
“Sì?”
“Tu vai al Barça per vincere la Champions, vero?”
“Sì, un po’ forse anche per quello”
“Ma sai, saremo noi a portarcela a casa, non dimenticarlo. Saremo noi”.
Il dialogo tra Josè Mourinho e Zlatan Ibrahimovic del luglio 2009, raccontato dallo stesso attaccante svedese, riassume perfettamente questa storia di calciomercato.
Quello di Ibrahimovic al Barcellona è da tanti considerato come il più grande colpo di mercato dell’era Moratti. Anche se per una volta i milioni sono stati incassati, e non spesi. Il Barcellona versò nelle casse del club nerazzurro circa 46 milioni di euro, più Samuel Eto’o (valutato 20 milioni).
Un’operazione che ad oggi fa sorridere, ma all’epoca non fu ben digerita da tutto il mondo Inter.
Ibrahimovic infatti iniziò praticamente da solo (con la regia del suo agente Mino Raiola) una manovra mediatica per favorire una sua cessione. Il suo famoso “mal di pancia” legato al futuro partì in primavera, e divenne l’argomento principale sui giornali visto anche che l’Inter aveva di fatto vinto lo Scudetto con largo anticipo.
Il 2 maggio 2009 questo “mal di pancia” si trasformò in un gesto, di Ibrahimovic, contro la curva nerazzurra. Un gesto che ruppe di fatto in maniera definitiva il rapporto tra una parte della tifoseria e l’attaccante nerazzurro.
La stagione finì con la vittoria dello Scudetto e Ibra segnò 25 gol in campionato, diventando capocannoniere della Serie A 2008-2009.
Nonostante la rottura con l’ambiente, l’Inter non fa passi concreti in avanti nella trattativa con il Barcellona. Fino a quando il ds blaugrana Begiristain si presentò a casa di Massimo Moratti, facendo scalo dopo in viaggio in Ucraina per portare a casa Chygrynskiy. Quella sera, nella casa milanese del presidente dell’Inter, le parti trovarono l’accordo definitivo.
L’Inter nel frattempo è in tournée a Los Angeles e tutto lascia pensare che Zlatan non partirà, nonostante tutto: il club ha già in mente di affidargli la maglia numero 10 per la stagione 2009-2010. Una maglia che Ibra indosserà soltanto una volta, senza mai scendere in campo per un’amichevole contro il Club America.
Mourinho infatti, una volta informato della cessione, decise di non rischiare il campione svedese.
Il 23 luglio 2009 Zlatan Ibrahimovic lascia il ritiro dell’Inter in America. Partenza per Malmoe, dove incontra la famiglia, in attesa della presentazione ufficiale e dell’annuncio del 27 luglio.
Quel giorno Ibra baciò lo stemma del Barcellona. Un gesto che lasciò basiti in tanti. In realtà soltanto un anno dopo Ibra tornò in Italia, sempre a Milano. Questa volta per vestire la maglia del Milan. Ma questa è un’altra storia…