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·4 gennaio 2024
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A 76 anni Dick Advocaat, uno dei santoni del calcio olandese, non vuole saperne di andare in pensione. E così, potrebbe vivere una nuova avventura alla guida di una nazionale, la più piccola tra le sette che ha guidato.Più volte l’Olanda lo ha visto nel ruolo di Commissario Tecnico. Lui c’era nel Mondiale 1994 quando la sua difesa un po’ troppo alta si fece sorprendere dal passo di Bebeto e Romario. Fu poi minacciato di morte quando 10 anni dopo non riuscì a portare gli Oranje a rivincere un Europeo (capita anche nei Paesi più civili). Terza esperienza nel 2017, mancata partecipazione al Mondiale russo e passo indietro per lasciare spazio a una nuova generazione.Le altre rappresentative dirette sono state gli Emirati Arabi; la Corea del Sud al Mondiale del 2006; il Belgio, dove è rimasto molto poco e che lasciò dicendo cose non proprio splendide nei confronti della federazione: «Era un loculo con un frigorifero, una fotocopiatrice e scatoloni dappertutto». Diresse la Russia all’Europeo del 2012, in qualità di grande conoscitore del suo calcio, avendo fatto un ottimo percorso con lo Zenit. Quella, però, non fu una spedizione riuscita e fece un certo rumore il suo rifiuto di spendere anche solo una parola per stigmatizzare gli incidenti dei suoi tifosi. C’è stata poi una piccola parentesi con la Serbia nello scorso decennio. L’ultima nazionale è stata quella dell’Iraq, decisamente da dimenticare, senza neanche una vittoria nelle 6 gare giocate per accedere a Qatar 2022.Adesso si profila l’ipotesi Curaçao, la cui federazione ha rilasciato un comunicato stampa dichiarando di essere in trattativa con lui. L’attuale Commissario Tecnico, Dean Gorré, ha concluso il suo mandato a interim e continuerà a lavorare per la nazionale femminile e con una responsabilità anche nel settore giovanile. L’intenzione è quella di arrivare alla firma del contratto nel mese di gennaio.