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·10 dicembre 2024
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Non sono stati per niente semplici i primi mesi in Serie A di Mats Hummels. Dopo il mancato rinnovo del contratto che lo legava al Borussia Dortmund, e aver trascorso un'estate da svincolato, il difensore tedesco è arrivato a fine agosto alla Roma, convinto dall'allora tecnico giallorosso Daniele De Rossi a sposare la causa della squadra capitolina. Squadra che aveva assoluto bisogno di un centrale di esperienza in grado di guidare il reparto difensivo dopo l'addio di Chris Smalling.
Hummels e l'ex Capitan Futuro però non hanno praticamente avuto il tempo di lavorare insieme. Dopo una decina di giorni dall'arrivo a Trigoria del Campione del Mondo 2014, la società decide di esonerare De Rossi in seguito a un inizio di campionato zoppicante, con soli 3 punti conquistati in 4 partite e nessuna vittoria all'attivo.
E a questo punto per l'ex Borussia Dortmund le cose si sono fatte ancora più complicate. I Friedkin decidono di puntare su Ivan Juric. Col tecnico croato il feeling non è mai sbocciato, sia sul piano umano che tecnico. L'incompatibilità caratteriale tra i due è parsa subito evidente e ciò ha fatto si che Hummels si trovasse praticamente fuori dalle rotazioni.
L'ex allenatore del Torino lo vedeva solamente come alternativa a N'Dicka in una difesa a 3, che però per Juric era titolare inamovibile. Ma anche quando l'ivoriano era assente, Hummels ha continuato a guardare le partite dalla panchina vedendosi scavalcato anche da Cristante come centrale, però adattato, salvo poi essere chiamato in causa solo nella debacle con la Fiorentina, quando è stato mandato in campo a gara già compromessa, essendo anche sfortunato autore dell'autorete che ha fissato il risultato sul 5-1 in favore della squadra di Palladino.
Il difensore tedesco pertanto si è trovato a sentirsi quasi come un esubero, con i media tedeschi che hanno presto iniziato a invocare un suo pronto ritorno in Bundesliga già nella finestra di mercato di gennaio. Nel frattempo la squadra giallorossa viveva un avvio di stagione horror, con risultati scadenti in campionato e in Europa League. E alla fine anche Juric ha dovuto pagare il prezzo dell'esonero.
Al capezzale della squadra capitolina viene chiamato Claudio Ranieri. E per Hummels l'arrivo del tecnico di Testaccio segna l'inizio del riscatto. Ranieri gli da subito fiducia e lo nomina presto leader della difesa. Il tedesco risponde presente, dimostrando di essere ancora il grande giocatore che solo pochi mesi fa ha disputato una finale di Champions League. E i dati lo confermano.
Hummels ha sin qui messo insieme 4 presenze in Serie A, due delle quali da titolare, per un totale di 223 minuti giocati. L'ex Borussia Dortmund è in grado di fornire un ottimo contributo in fase di impostazione offensiva, con 104 passaggi riusciti su un totale di 112 tentati. Non disdegna il rilancio lungo a pescare l'attaccante, gesto tecnico che ha portato a compimento già 4 volte.
Ma le cifre migliori le offre in fase di interdizione e sono notevoli, considerato il poco minutaggio avuto e anche la mancanza di preparazione atletica svolta in estate, altro fattore che ha sicuramente inciso sul difficile inizio di stagione del Campione del Mondo 2014. Con 26 contrasti vinti, 13 respinte difensive, 6 passaggi intercettati, 17 palloni recuperati, 7 tackle vincenti e 7 contrasti aerei vinti Hummels si è contraddistinto come uno dei migliori difensori della Serie A nelle ultime giornate di campionato.
Ritrovare e rilanciare un campione di questo calibro in poche partite è già un merito da riconoscere a Ranieri. La sua Roma è una squadra che ha bisogno di ritrovare fiducia e risultati. Avere un giocatore di valore assoluto a guidare il reparto difensivo è sicuramente un'ottima base per sperare di vivere una seconda parte di stagione ben più rosea di soddisfazioni