Di Caro non ha dubbi: «Due anni senza Sinisa. Lazio Inter è la sua partita. L’uomo manca al nostro calcio» | OneFootball

Di Caro ha parlato di Sinisa Mihajlovic prima del match di Serie A tra Lazio e Inter: la partita del cuore del difensore serbo

Andrea Di Caro ha voluto ricordare attraverso la Gazzetta dello Sport la leggenda Sinisa Mihajlovic prima di Lazio Inter. Ecco le parole del vicedirettore del giornale “rosa”:

LE PAROLE – «Sono già passati due anni e sembra ieri che Sinisa Mihajlovic ci ha lasciato in quel maledetto 16 dicembre 2022 che resta una data strappacuore per tutti coloro che lo hanno amato, apprezzato o semplicemente hanno tifato per lui come calciatore o allenatore. Il ricordo è sempre vivissimo, grazie anche al web e ai social che spesso ripropongono gol, frasi cult, battute e incazzature di un uomo che ha profondamente inciso grazie a una enorme personalità. Intelligente, guascone, brillante, duro, leale, onesto, scomodo, politicamente scorretto, sempre sincero, Sinisa è stato per tanto tempo un uomo divisivo per certe prese di posizione e i modi schietti di chi affrontava sempre la vita e gli avversari a petto in fuori. La malattia però aveva fatto cadere lo scudo, abbassare le difese, sgonfiare i muscoli e mostrato a tutti anche la dolcezza, la sensibilità e i lati più intimi e personali che facevano di lui un uomo completo e dalle mille sfaccettature. «Ho vissuto tante vite» amava ripetere quando raccontava la sua esistenza da romanzo prima dura, povera e difficile nell’infanzia, poi gloriosa, ricca e gioiosa nella maturità. Tra trionfi in campo, gioie in famiglia, ferite legate alle guerre nella ex Jugoslavia. Prima di incappare in una malattia terribile. Manca Mihajlovic al nostro calcio, in campo e fuori. Ed è incredibile come il calendario pare ricordarsi di lui per farlo celebrare al meglio. Lo scorso anno il 17 dicembre ci fu la sfida tra alcune sue squadre: Bologna-Roma e Lazio-Inter. Oggi, giorno del secondo anniversario, si rigioca Lazio-Inter: il club in cui ha dato il meglio da calciatore e quello con cui ha chiuso la carriera. E magari qualcuno segnerà su punizione, come quando la Nord cantava “e se tira Sinisa, e se tira Sinisa è gol…».