Di Biagio INCORONA Barella: «Lui un misto tra Kross e De Bruyne, ha reso quel suo difetto un pregio. E sul ruolo lo vedo bene lì» | OneFootball

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Inter News 24

·17 giugno 2024

Di Biagio INCORONA Barella: «Lui un misto tra Kross e De Bruyne, ha reso quel suo difetto un pregio. E sul ruolo lo vedo bene lì»

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L’ex centrocampista dell’Inter e ct dell’Italia, Gigi Di Biagio, ha elogiato così Nicolò Barella, parlando della sua crescita

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Gigi Di Biagio ha tessuto le lodi di Nicolò Barella. Il centrocampista dell’Inter si è reso subito protagonista ad Euro2024 con la maglia dell’Italia, realizzando il gol vittoria contro l’Albania.

LO FECI DEBUTTARE IO – «Lui, Mancini e Orsolini. Ma conoscevo Nicolò dall’Under 15, l’avevo allenato anche con l’Under 16, dunque non avevo dubbi: lo chiamavamo “il ragazzino vivace”, a volte anche troppo. Il carattere lo portava a essere disordinato, ma da quel disordine è nata la duttilità che oggi fa la differenza, perché lo fa giocare in tutti i ruoli: play, interno,sotto punta. Calciatore totale».


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IL CONFRONTO DI QUEI TEMPI CON CEBALLOS – «Sembrava che Ceballos dovesse diventare un fenomeno, invece lo è diventato Barella. Capiva al volo e faceva ciò che l’allenatore voleva da lui, con un entusiasmo contagioso: a volte da “filtrare”, ma lui era così, generoso, disponibile, altruista».

L’EVOLUZIONE TECNICA E TATTICA – «A volte era un po’frenetico, voleva tutto e subito, oggi invece dà tranquillità anche nei momenti complicati, oltre ai tempi di gioco. Non ha paura di giocare nel traffico, con l’avversario addosso, non si innervosisce per cose stupide come un tempo».

ANCHE METODISTA – «Lui è nato davanti alla difesa, oggi torna lì con la maturità del giocatore che ha già giocato 3-400 partite di livello. Ma lì lo vedo bene a due, non da registapuro: come ha giocato con l’Albania. Perdere la posizione con Jorginho accanto è diverso che farlo da play basso e si può permettere di andare al posto di Frattesi, di Jorginho, addirittura di Di Lorenzo quando viene dentro il campo. Lui è cresciuto, il calcio è cambiato e la sua vecchia esuberanza è funzionalissima per come si gioca oggi» .

IL DUELLO CONTRO LA SPAGNA – «Le racconto un altro Italia Spagna che Nicolò farà bene a ricordare: Europeo 2019, 3-1 per noi e lui stravinse un duello favoloso con Fabian Ruiz».

A CHI LO PARAGONEREI? – «Con una fisicità diversa, è un misto fra il primo De Bruyne, che era più centrocampista di adesso, e il primo Kroos, che era più incursore».

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