😢 Deulofeu: “Se avessi avuto solo il calcio sarei in depressione. 18 mesi duri” | OneFootball

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·28 giugno 2024

😢 Deulofeu: “Se avessi avuto solo il calcio sarei in depressione. 18 mesi duri”

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Neppure l’inizio della prossima stagione sarà il momento in cui potremo rivedere Gerard Deulofeu in campo con l’Udinese. L’attaccante spagnolo fermo da 18 mesi per le complicazioni a seguito dell’infortunio al ginocchio ha raccontato il suo calvario a Relevo.

Queste le parole, riprese da Goal.com e SOSFanta:


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“Se non metti il calcio da una parte e la vita oltre il campo dall’altra, allora sei spazzato via, cadi in depressione. Se il calcio fosse stata la mia vita, probabilmente sarei caduto in depressione o sarei stato una persona molto triste in questo periodo. Con le esperienze e la maturità impari che la vita, la famiglia e gli amici vanno ben oltre il calcio. È ciò che mi ha sostenuto.

All’inizio credevo di poter recuperare in sei mesi. Poi vedevo che di mesi ne passavano nove, dodici, quattordici: a quel punto ho iniziato a chiedermi cosa stesse succedendo. E quando ho capito quanto fosse grave ho iniziato a dirmi che ci sarebbe stata la possibilità di non giocare più. È stato un periodo davvero molto critico: quando non vedi miglioramenti questo influisce anche sulla tua vita personale, il poter fare una passeggiata con la famiglia, con i miei cani. Ma penso però di aver superato questo momento così duro.

Oggi sto bene. Finalmente riesco a riconoscere il mio corpo. Sento dei miglioramenti, belle sensazioni dopo che ho trascorso molto tempo con tante incertezze e senza mai progressi. Questo è un passo importante e penso che il mio ginocchio stia rispondendo bene. So che c’è ancora molto da fare, però mi sento molto bene e mi sento di dire che sto procedendo nel recupero.

Non correvo dall’infortunio, da gennaio 2023. La sera prima mi sono tornate in mente tutte le cose che ho vissuto in quest’ultimo anno e mezzo. Quando sono arrivato qui avevo paura, ero nervoso. Ricordo che la prima serie la feci con molta diffidenza a livello della gamba. Poi acquisisci fiducia e già dalla seconda serie tutto è andato meglio. Da quel momento sono tornato a quello che sono, sapendo che posso sopportare tutto. Noi calciatori siamo atleti fortissimi.”

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