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·4 luglio 2023

Delfin e la scalata a Generali tra l’eredità di Del Vecchio e l’equilibrio tra i figli

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«Non ci piace l’idea di vendere un investimento in cui crediamo. Il buyback crea valore, perché rinunciare? Sarebbe un dispiacere». È questa la posizione in casa Delfin, la holding degli eredi di Leonardo Del Vecchio, dopo l’aumento della quota legata ai diritti di voto in Generali. Come riportato da Il Corriere della Sera, infatti, nonostante la partecipazione abbia dato soddisfazioni alla famiglia Del Vecchio (solo nel 2022 circa 250 milioni in dividendi), per salire al 20% dovrebbe mettere sul piatto altri 3 miliardi.

I prossimi passi, tuttavia, dipenderanno soprattutto Molto dagli orientamenti degli eredi della cassaforte di famiglia, in attesa di portare a conclusione la vicenda eredità. che stanno mandando in porto la macchina dell’eredità. Nei giorni scorsi è stata pubblica in Gazzetta Ufficiale la «gerarchia dei creditori» di Leonardo Del Vecchio, come imposto dalla procedura di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario attivata da Luca Del Vecchio, fratello di Clemente, i più giovani dei sei figli del Cavaliere.


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Ma resta ancora un capitolo da chiudere, ovverosia ad esempio il riparto delle imposte di successione, il passaggio di due case di proprietà di Delfin, valutate 77 milioni, a favore della vedova Nicoletta Zampillo, e l’assegnazione di 2,15 milioni di azioni EssilorLuxottica al ceo Milleri e di 22 mila titoli al manager Romolo Bardin.

La mappatura dell’eredità di Leonardo Del Vecchio permette di incassare l’attivo ereditario e pagare i debiti senza richiedere ai sei figli di Del Vecchio di contribuire personalmente alla parte eccedente, che potrebbe ammontare a circa 40 milioni di euro ciascuno. Questa somma rappresenta meno dell’1% del patrimonio totale di Delfin. Finora, sono stati liquidati elementi dell’attivo ereditario per un totale di 120 milioni di euro entro il 26 giugno.

Nel documento si afferma che la maggior parte dei crediti sarà soddisfatta, incluso il trasferimento di due ville alla signora Zampillo. I crediti derivanti dagli obblighi previsti nel testamento saranno pagati utilizzando l’attivo ereditario residuo, una volta che la liquidazione sarà completata e l’importo esatto dei crediti sarà determinato. Questi crediti includono il trasferimento di una prima porzione di 1,75 milioni di azioni EssilorLuxottica a Milleri (valore stimato di 269,5 milioni di euro), il pagamento del 75% delle imposte di successione derivanti dagli obblighi a Rocco Basilico e Nicoletta Zampillo, e una quota di 18.000 azioni EssilorLuxottica per Bardin. La procedura non è ancora conclusa e riguarda anche la questione degli importi dovuti all’Erario per l’eredità.

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