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·17 settembre 2024

DeLa: “Sui diritti tv si rischia il default”

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Corriere dello Sport (D. Palliggiano) – Non chiamatelo più vi­sionario, s’è stufato. Poi, però, fai un salto indietro nel passato e ti rendi conto che certi aspet­ti, certe dinamiche, Aurelio De Laurentiis le aveva anticipate. Partendo dai diritti tv, fondamentali per il sostenimento e lo sviluppo del calcio italiano, De Laurenti­is è andato a ruota libera, ipo­tizzando scenari poco piace­voli:

«Quando sento dire che la Uefa sta per varare ì bandi re­lativi ai diritti tv per le stagio­ni 2027/2030 e 2030/2033, penso che noi in cecità totale abbiamo dato alle nostre piat­taforme locali i diritti fino al 2029. Ciò vuol dire che quan­do nei prossimi mesi ì signori della Uefa avranno fatto bingo licenziando i propri diritti per ben due trienni, non ci sarà più la possibilità di sovvenzionare il calcio italiano. Significa che quelle 6-7 squadre che potran­no partecipare ai tornei euro­pei forse riusciranno a soprav­vivere, tutte le altre moriran­no in un colpo solo».


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Futuro incerto, ma per il presidente del Na­poli c’è una soluzione: «Secon­do me bisognerebbe uscire da questi accordi con delle piat­taforme che io vedo promuo­vere esclusivamente le partite internazionali che le riguarda­no. Chi ha solo il campionato nazionale non fa promozio­ne: abbiamo 25 milioni di tifo­si per la Serie A e risultati fallimentari per presenze sulle piattaforme». Discorsi che De Laurentiis ha fatto anche nel­le sedi opportune. «Purtrop­po i miei colleghi mi seguono solo in parte: io sono sempre stato un imprenditore, mi di­cono che sono un visionario, ma sono stanco di sentire que­sta stupidaggine. Io conosco i mercati, è diverso. I nostri del­la Lega non sono stati capa­ci di vendere i diritti della Se­rie A all’estero, un’ignominia».

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