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Diego D'Avanzo·19 dicembre 2023

😱 Decreto Crescita annullato da gennaio, Casini: "Scritto al Governo"

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La Lega Serie A e tutte le squadre sono d’accordo: togliere il Decreto Crescita sarebbe un danno per il calcio italiano. La norma infatti permette di non tassare il 50% dell’imponibile, dando la possibilità alle società di offrire uno stipendio lordo più alto ai calciatori stranieri o che rientrano in Italia dopo almeno 2 anni: rientrano in questa categoria Lukaku, Thuram, Pulisic, Kamada e tanti altri.

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Per questo ieri il Presidente della Lega, Lorenzo Casini ha dichiarato: “Si è deciso di predisporre un documento che evidenzi il danno per questa eventuale misura (l’abolizione, ndr) e il fatto che vada a penalizzare la crescita dei giovani. Un documento che invieremo per fornire elementi utili per arrivare a una decisione”.


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Il passaggio in cui si fa riferimento al “penalizzare la crescita dei giovani” è fondamentale perché al Decreto Crescita viene proprio contestato di favorire “l’importazione” di calciatori stranieri piuttosto che far crescere dei giovani italiani. Tesi sostenuta dallo stesso Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Il Decreto Crescita provoca un effetto distruttivo per il vivaio di calciatori italiani, che trovano una concorrenza impropria”.

In attesa di capire quali effetti provocherà l’invio del documento da parte delle 20 società di Serie A, nel prossimo mercato di gennaio non sarà possibile usufruire del Decreto Crescita: sia sui nuovi acquisti sia per i rinnovi di contratto. I giocatori già acquistati invece non saranno toccati dalla rimozione del Decreto.

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Queste le parole in merito di Lorenzo Casini: Al momento sarà abolito dalla prossima sessione di mercato, i prossimi contratti al momento non potranno avere il beneficio che si è rivelato uno strumento importante. Già da 13 mesi si applica a contratti superiori al milione di euro”.

Anche in questo caso nulla è ancora definitivo e già nei mesi scorsi Calcio e Finanza riportava dei rumor circa le possibili modifiche del Decreto Crescita applicate al calcio: alzare l’asticella per i contratti da 2/3 milioni lordi (che però escluderebbe le società più piccole) oppure solo per gli acquisti dei top player da più di 15 milioni lordi (ossia avvantaggiando solo le grandissime squadre).

Si tratta solo di ipotesi che non hanno trovato applicazione ma la trattativa per “salvare” il Decreto Crescita è una priorità della Lega. Lotito che è anche senatore di Forza Italia ha voluto provarci, tentando d’inserire ancora i calciatori nella categoria dei “Cervelli in fuga” di rientro in patria. Operazione ad oggi fallita, ma le trattative non sono ancora terminate.