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·10 luglio 2025

De Rossi sull’Ostiamare: “Sogno di lasciarla a mio figlio, sono il presidente che avrei voluto avere”

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In attesa di tornare su una panchina, Daniele De Rossi continua a coltivare con passione il suo ruolo da presidente dell’Ostiamare, squadra dilettantistica della sua città natale. Un progetto dal sapore familiare e genuino, portato avanti con dedizione e spirito romantico, che lo tiene legato al calcio anche lontano dai riflettori della Serie A.

Intervistato da France Football, l’ex capitano della Roma e campione del mondo nel 2006 ha raccontato il suo legame con la società: “Sogno di lasciare l’Ostiamare a mio figlio. Sono il presidente che avrei voluto avere quando giocavo. Cerco di proteggere i ragazzi, di creare un ambiente sano, ma senza illusioni”. Un approccio autentico, fatto di valori e visione a lungo termine. Ecco le sue parole:


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De Rossi e la sua esperienza all’Ostiamare

“Sono superstizioso, non voglio pensare troppo in anticipo, ma finora va bene. Cerco di essere il presidente che avrei voluto avere. Qui, tutti hanno il proprio ruolo”

I suoi ricordi da bambino

“Quando ero piccolo con mio padre passavamo davanti a un attico di fronte alla spiaggia. Gli dicevo che se un giorno fossi stato abbastanza ricco, l’avrei comprato. Dopo il divorzio, ci ho abitato un anno e mezzo. E’ stata come una rinascita. Potevo respirare, prendere un po’ le distanze. Alla Roma avevo molta pressione. Qui, sento il calore umano, mi sento come a casa. Ancora oggi, quando arrivo all’ultimo tratto di strada che porta al mare, mi trasformo”.

Il sogno di De Rossi per l’Ostiamare

“Lasciare questo club cedendolo a mio figlio e vedere che ogni domenica, ci sono mille, duemila tifosi che provano qualcosa di speciale. Siamo molto fortunati con il vivaio dei giovani che abbiamo qui, vogliamo proporre loro il meglio. Fra cinque o dieci anni, puntiamo al top”.

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