Calcio e Finanza
·20 novembre 2024
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«Ho sempre dichiarato che noi puntiamo ai playoff. Il campionato di B però diventa insostenibile (economicamente, ndr): ogni club avrà qualche milione in meno dalla Lega e così il bilancio di fine anno diventa difficile. Tra le prime nove in classifica tra i cadetti ci sono club di proprietà di fondi e club retrocessi della A, con budget diversi rispetto al resto delle società». Con queste parole ha fatto il punto sul campionato del Bari il presidente Luigi De Laurentiis.
«Sono contento del gruppo che abbiamo costruito, con l’allenatore e il Ds. Sono meno contento davanti ai torti arbitrali, per i punti persi per strada: ho grande rispetto per il lavoro degli arbitri, ma avere quattro punti in meno fa male. Il pubblico sta però vedendo quanta forza ed entusiasmo c’è tra i ragazzi», ha aggiunto il numero uno del club pugliese.
La famiglia De Laurentiis è alla ricerca di un possibile acquirente per il Bari, come imposto dalle norme sulla multiproprietà (FilmAuro controlla anche il Napoli). Tuttavia, una pietra tombale è stata messa sulla trattativa con gli investitori kuwaitiani per la cessione della società:
«Dopo l’incontro di luglio è finito tutto: nulla di concreto con lo sceicco. Si è creata una soap opera, ma gli interlocutori non li abbiamo più sentiti. Il rapporto con la piazza non è idilliaco, è difficile averli perfetti. Mi preme che i tifosi possano sostenere i nostri giocatori, come a Salerno dove c’erano cinquemila supporter baresi», ha sottolineato De Laurentiis.
Il presidente, figlio di Aurelio, ha specificato che «non c’è il cartello vendesi fuori dallo stadio, ma come società siamo a disposizione per incontrare persone realmente interessate a venire qui. Lo facciamo con senso di responsabilità verso la piazza. Abbiamo ricostruito un club, ma non per lasciarlo al primo che passa».
E proprio «per responsabilità consegnerò questo club quando ci sarà una proposta concreta in grado di portare il Bari il più in alto possibile. Non si può paragonare il Napoli al Bari: i partenopei hanno vinto dopo vent’anni di lavoro e investimenti in serie A, che ha introiti ben diversi da quelli dalla B. A Bari investiamo milioni di euro, contro club in mano a fondi o retrocessi dalla A con paracadute da venti milioni di euro», ha concluso De Laurentiis.