PianetaBari
·23 luglio 2025
Dallo scudetto Primavera al campo e alla panchina: Michele Anaclerio torna dove tutto è cominciato

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·23 luglio 2025
C’è un filo rosso che lega Michele Anaclerio alla SSC Bari, un legame che va oltre il campo e che affonda le radici nella sua infanzia, nella sua formazione e nella sua carriera. Oggi, quel filo si riannoda con forza: il tecnico barese è stato ufficialmente nominato allenatore della formazione Primavera del club biancorosso, raccogliendo l’eredità di Raimondo Catalano. Un incarico che rappresenta molto più di una semplice promozione professionale: è il coronamento di un percorso identitario, tecnico e umano che lo riporta nel cuore pulsante della sua città.
Copyright: SSC Bari
Nato a Bari il 15 maggio 1982, Anaclerio è cresciuto nel settore giovanile del club, fino a debuttare in Serie A il 27 maggio 2001 contro la Reggina, sotto la guida di Franco Colomba. Quel giorno, per lui, fu l’inizio di una carriera che lo ha visto protagonista in tutte le categorie del calcio italiano. Michele Anaclerio, però, è uno degli errori dello scudetto Primavera risalente al lontano 2000. Quel Bari vinse, infatti, l’unico scudetto giovanile della sua storia, battendo in finale, a Misano Adriatico, il Milan, grazie ad una rete di Carrozzieri ai supplementari.
Dopo due stagioni in prestito al Lanciano in Serie C1, Anaclerio tornò al Bari in Serie B, dove giocò 72 partite segnando 1 gol, diventando un punto fermo della difesa biancorossa. Nel 2006 passò al Piacenza, dove visse gli anni più intensi della sua carriera: 129 presenze, 11 reti, la fascia da capitano e un ruolo da leader nello spogliatoio. Dopo un grave infortunio al ginocchio, riuscì a tornare in campo e chiude la sua esperienza emiliana con grande dignità.
Seguono le tappe a Benevento e Vicenza, prima di una lunga militanza nel calcio dilettantistico pugliese, dove lasciò il segno anche a livello di trofei. Con il Gravina, nella stagione 2015-2016, conquistò la Coppa Italia Dilettanti Puglia e il campionato di Eccellenza, centrando una storica promozione in Serie D. Nel 2019-2020, con il Molfetta Calcio, vinse nuovamente l’Eccellenza, contribuendo alla scalata del club verso la D. In totale, ha collezionato 449 presenze e 24 gol, dimostrando versatilità tra centrale e terzino sinistro, e una tenacia fuori dal comune.
Un dettaglio spesso dimenticato, ma significativo: il 30 marzo 2004, Anaclerio ha vestito la maglia della nazionale Under-21 di Serie B, nella sfida amichevole contro il Belgio Under-21. Un riconoscimento che certifica il suo valore in quel periodo e che aggiunge un tassello importante alla sua storia sportiva.
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Dopo il ritiro, Anaclerio ha scelto di restare nel mondo del calcio, iniziando il suo percorso da allenatore con umiltà e passione. Nel novembre 2023 è entrato nello staff tecnico della Polimnia Calcio, squadra di Eccellenza pugliese. A febbraio 2024, venne promosso allenatore della prima squadra, portando il club dalla zona playout alla salvezza diretta, grazie a una serie positiva di risultati. La stagione successiva lo ha visto confermato in panchina, e sotto la sua guida la Polimnia ha raggiunto la finale regionale playoff, persa contro il Canosa.
Il suo lavoro è stato notato dalla SSC Bari, che gli ha offerto la panchina della Primavera. Il 13 luglio 2025, Anaclerio ha rassegnato le dimissioni dalla Polimnia e firmato un contratto annuale con il club biancorosso. Le sue prime parole da tecnico della Primavera sono cariche di emozione e orgoglio: «Il Bari per me è una questione di famiglia, di fede. Sono felicissimo di poter trasmettere ai ragazzi il senso di appartenenza e la mia baresità. Devono essere orgogliosi di giocare per questo grande club, difendere questa maglia e onorare la nostra tifoseria. Devono puntare in alto, devono inseguire il sogno di arrivare in prima squadra.»
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La scelta di affidare la Primavera a Michele Anaclerio non è solo un riconoscimento del suo percorso, ma anche una dichiarazione d’intenti da parte del Bari. Il club punta su un profilo che conosce profondamente l’ambiente, che ha vissuto la maglia biancorossa sulla pelle e che può trasmettere ai giovani valori autentici. La sua esperienza da calciatore, la resilienza dimostrata nei momenti difficili e la capacità di costruire gruppi solidi e motivati lo rendono il candidato ideale per guidare la cantera biancorossa.
Anaclerio arriva con idee chiare, con una visione del calcio fondata su disciplina, spirito di sacrificio e identità territoriale. Il suo obiettivo è formare giocatori pronti per il salto tra i professionisti, ma anche uomini consapevoli del valore della maglia che indossano.
Il ritorno di Michele Anaclerio al Bari è una storia di radici, riscatto e prospettiva. Da giovane promessa a bandiera, da allenatore emergente a guida della Primavera, il suo percorso è un esempio di come il calcio possa essere anche una questione di cuore. Ora, tocca a lui coltivare i talenti del domani, con la stessa passione che lo ha sempre contraddistinto.
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