Dall’ipotesi stadio Milan al residenziale, l’Ippodromo La Maura cambia volto | OneFootball

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·26 aprile 2024

Dall’ipotesi stadio Milan al residenziale, l’Ippodromo La Maura cambia volto

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Non ha funzionato la scaramantica insegna a forma di ferro di cavallo, con le punte rivolte in alto per una questione di superstizione. Cala il sipario sull’ippodromo La Maura, da ieri – scrive Il Corriere della Sera – chiuso dopo soli nove anni di attività e dismesso nella medesima logica del business immobiliare che il 30 dicembre 2012 già aveva assassinato il suo ben più glorioso predecessore, la “Scala del trotto” di San Siro.

L’impianto di Lampugnano non aveva mai cancellato nel cuore degli ippofili la sofferta chiusura «per problemi di bilancio» da parte della Snai e poi della demolizione del vecchio (1925) e vero ippodromo accanto allo stadio, pista dei record dove bastava sporgersi allo steccato per quasi avere a portata di carezza i cavalli, e sulla quale si affacciavano le (nel 1975) tribune dalle grandi vetrate.


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Cinque volte più piccolo di San Siro, con un traguardo collocato contro sole, e con una tettoia prefabbricata in legno a coprire appena 405 seggiolini, La Maura aveva pure visto tradita la promessa di montarvi l’impianto di illuminazione: il che ne aveva azzoppato l’attività, e concorso a farle perdere storici Gran Premi ceduti a Torino, Modena o Napoli.

Ieri, alle 18.35, l’ultima corsa in assoluto. Ora la proprietà annuncia che l’11 luglio il trotto a Milano rinascerà più forte di prima nella nuova pista in costruzione all’interno dell’ippodromo del galoppo di San Siro. Per La Maura, invece, il destino è legato al settore immobiliare.

E proprio a tal proposito, in tempi recenti il Milan aveva valutato l’area per la realizzazione del suo nuovo stadio. Una zona che, secondo il presidente Paolo Scaroni, sarebbe stata perfetta, ma sulla quale il club rossonero ha deciso di frenare a causa di una serie eccessiva di incognite, tra proteste e opposizioni in Consiglio comunale.

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