Dall’Atletico al Siviglia, quanto hanno incassato i club della Liga da CVC | OneFootball

La Liga spagnola ha pubblicato il report economico relativo alla stagione 2021/22. Un’analisi che – tra le altre cose – si concentra molto su Plan Impulso, il progetto nato con il fondo di private equity CVC Capital Partners, con l’obiettivo di fornire ai club delle due massime divisioni calcistiche spagnole fondi per investimenti in diverse aree di attività.

L’intesa fu approvata nel dicembre 2021 da 37 club sui 42 delle due massime divisioni calcistiche in Spagna. Solo una società decise di astenersi, mentre quattro furono i voti contrari: Real Madrid, Barcellona, Athletic Club e UD Ibiza. L’accordo fu approvato per tutti gli altri club e portò all’erogazione complessiva da parte di CVC di 1.994 milioni di euro, in cambio dell’8,2% del giro d’affari della Liga spagnola per un periodo di 50 anni (principalmente i ricavi da diritti televisivi).

Ma come è avvenuta la distribuzione di queste risorse? È importante sottolineare che le risorse fornite dall’investitore vengono ripartite tra i club che hanno aderito all’accordo a seconda di quanto pesano i ricavi da diritti audiovisivi ottenuti da ciascuno nelle ultime sette stagioni, in rapporto al reddito complessivo da diritti televisivi del calcio professionistico spagnolo nello stesso periodo.

Inoltre, in virtù dell’intesa era previsto che i club ricevessero per la stagione 2021/22 il 34% del prestito, nella stagione 2022/23 il 41,1% delle risorse e nella stagione 2023/24 il restante 24,9%. Sulla base dei dati sopra citati, queste le cifre distribuite dalla Liga spagnola a ogni singolo club che ha deciso di aderire al Plan Impulso:

L’utilizzo di queste risorse non è chiaramente libero, ma condizionato al rispetto di alcuni parametri. Innanzitutto, almeno il 70% delle risorse ricevute per ogni club deve essere investito in aree strategiche quali l’ammodernamento delle infrastrutture, la digitalizzazione, progetti di brand, sviluppo affari e l’espansione internazionale dei i club.

Dell’importo residuo, che non può ammontare a più del 30%, la metà (15%) può essere utilizzata per cancellare/ridurre il debito finanziario dei club (ovvero ristrutturare il bilancio) e un’altra metà (15%) può essere invece destinata al tesseramento dei calciatori, estendendo per lo stesso importo il limite fissato per il tetto salariale (ammortamenti e stipendi dei calciatori).