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francescoporzio·6 dicembre 2017

Dalla tragedia ad una faticosa scommessa vinta: ritratto di Davide Nicola

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Le dimissioni di Davide Nicola da allenatore del Crotone sono un fulmine a ciel sereno, ma dietro questa scelta c’è un uomo, di quelli che ci fanno amare questo sport. La tragica perdita del figlio, la storica salvezza col Crotone, e quella scommessa… vinta!

“Ciao amore mio, non so dove sei, cosa stai facendo”. Inizia così la lettera di Nicola a suo figlio Alessandro, scritta il giorno dopo aver conquistato la storica e insperata salvezza con il Crotone lo scorso anno. Alessandro non c’è più, una tragedia lo ha portato via mentre stava tornando a casa in bicicletta nell’estate del 2014. Un autobus lo ha allontanato dai suoi sogni e, ovviamente, distrutto il morale di Davide Nicola. Il calcio è diventato così una terapia, un modo per cercare di alleviare quel dolore tristemente incancellabile. Il figlio era tifosissimo del Livorno, che il padre l’anno prima era riuscito a portare in Serie A.


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Dopo Livorno una parentesi a Bari durata un anno e mezzo, poi la chiamata del Crotone. La famiglia Vrenna lo sceglie per prendere il posto di Ivan Juric, che dopo aver portato i calabresi in Serie A accetta la chiamata di Preziosi al Genoa. Nicola è chiamato così ad un compito difficilissimo: la salvezza. L’inizio è a dir poco disastroso, con soli nove punti fatti nel girone d’andata. Al giro di boa era a -11 dalla quart’ultima in classifica. Tutti davano il Crotone per spacciato, e invece: 20 punti guadagnati nelle ultime 9 partite, comprese le storiche vittorie contro Inter e Lazio, che proprio all’ultima giornata regala il miracolo sportivo italiano dell’anno grazie alla vittoria del Palermo contro l’Empoli.

Ma c’era anche una scommessa… e che scommessa! “Se ci salviamo, vado a Torino in bicicletta…”. Detto, fatto. 1380 chilometri percorsi in otto giorni, arrivo al Filadelfia di Torino, lo storico impianto da poco inaugurato in cui la squadra di Mihajlovic si allena da quest’anno. Poi, qualche giorno di riflessione sul suo futuro, prima di prendere la decisione di continuare col suo Crotone. Fino a ieri, quando ha comunicato alla società le sue intenzioni di dimettersi, dopo che il presidente Vrenna è entrato nello spogliatoio per spronare la squadra durante l’intervallo di Crotone-Udinese, atteggiamento che secondo l’allenatore piemontese lo avrebbe delegittimato. Dimissioni irrevocabili. “Io, nella mia vita, nelle mie decisioni, vado dritto”. Come nel caso della scommessa vinta. Detto, fatto.