Rompipallone
·17 giugno 2022
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Continua la battaglia legale tra la LaLiga e il PSG riguardo quello che sembra l’affare e il caso calcistico dell’estate: il rinnovo di Mbappè. Il giocatore francese, che si era promesso sposo del Real Madrid, ha poi, sotto pressione anche del presidente francese Macron, accettato il rinnovo con il club parigino che prevedeva cifre stellari: 90 milioni in tre anni più 130 milioni alla firma. Il tutto annunciato la sera di un mese fa. Ciò ha scatenato la rabbia della Liga, che ha così iniziato una battaglia legale contro alcuni club d’Europa, denunciati alla UEFA in quanto rei di non rispettare il fair play finanziario. Oltre al PSG, l’accusa si rivolge anche al Manchester City che ha appena portato Haaland.
Kylian Mbappè PSG Nasser Al-Khelaifi
A parlare nella giornata di oggi è stato l’avvocato, incaricato dalla campionato spagnolo, Juan Branco che ha spiegato come tra gli obbiettivi della causa ci sia quello di chiedere al ministro dello sport francese Oudèa-Castera la revocazione dei contratti dei giocatori del PSG a partire dal 25 giugno 2021 e come proporranno alla UEFA un regolamento finanziario di regole severe nei confronti dei club (simile a quello attuale del campionato spagnolo). Non mancherà a quanto pare una richiesta di ispezione alla DNCG (Direzione Nazionale di controllo e gestione) dei conti del PSG.
L’avvocato francese si è mostrato fiducioso sull’importanza che avrà questo processo, sostenendo come il PSG da ben 11 anni sia connesso a un conto sovrano e violi di conseguenza le norme del mercato libero unico dell’Unione Europea e che ci sia un conflitto di interessi tra la Lega francese e il Qatar, soprattutto nel favoreggiamento finanziario del club di proprietà di Nasser Al-Khelaïfi. Interessi che secondo l’avvocato si collegano anche al mercato del gas e del petrolio, il cui prezzo sarebbe aumentato in modo da far quadrare i conti con i pesanti investimenti.
Juan Branco avvocato LaLiga
Gli accusati non sembrano essere preoccupati della situazione. Secondo loro le accuse dell’avvocato sono piene di contraddizioni e che non abbiano alcun peso. Non sono mancate frecciatine riguardo la questione dei diritti televisivi nei confronti della LaLiga e il fatto che due dei club del campionato spagnolo (Barcellona e Real Madrid) siano fondatori del progetto Superlega.
Rocco Scatà