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Marco Alessandri·10 giugno 2023

⚔️Dalla Nazionale a Istanbul! Lukaku-De Bruyne, Lautaro-Julián: chi vince?

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Amici in Nazionale, avversari a Istanbul. La notte di sabato per alcuni dei protagonisti della finale di Champions League sarà per forza di cose diversa, agli antipodi. Chi vince toccherà il cielo con un dito, per chi perde c’è l’inferno. È vero, il Manchester City è favorito e l’Inter sa di non aver nulla da perdere, sulla carta.

La realtà è che arrivati a questo punto ci sia tutto da perdere. Perché una finale di Champions non la si gioca tutti i giorni e perché, anche partendo da sfavoriti, il pensiero di alzare la coppa è reale.


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Lo sanno bene Julián Álvarez e Lautaro Marinez, che pochi mesi fa hanno coronato il sogno di una vita, vincendo il Mondiale con la maglia della albiceleste. Un successo che darà ispirazione al Toro, che anche nella finale qatariota non partiva con i favori del pronostico. Certo, in rosa c’era pur sempre Leo Messi e, dunque, la differenza non era così marcata.

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Rispetto al match di Lusail, però, i ruoli dei due attaccanti si invertono: l’interista partirà dal 1′, solo panchina invece per Julián.


I due assi della generazione d’orata belga

Tanto si è detto del Belgio dell’ultima decade. Una squadra incredibile, tra le più forti al mondo, data come possibile vincente a ogni rassegna, che fosse Europeo o Coppa del Mondo.

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La realtà, però, è che il massimo risultato raggiunto resta la semifinale a Russia 2018, persa contro la Francia. Una generazione etichettata come “d’orata” in virtù dei fenomeni presenti in rosa, con Hazard, Courtois, De Bruyne e Lukaku in vetrina.

Gli errori dell’attaccante belga, reduce comunque da un infortunio che non lo ha fatto rendere al meglio, hanno minato il percorso dei Diavoli Rossi nell’ultimo Mondiale. In tanti si ricordano la prestazione horror di Romelu contro la Croazia, ma non va dimenticato come il cammino del Belgio fosse già compromesso.

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Anche il collega De Bruyne, infatti, non ha reso quanto ci si aspettasse. Quella di domani, quindi, per entrambi è l’occasione di rifarsi.


Tedeschi in uscita

Ilkay Gündogan è l’uomo del momento in casa City. Sei gol in altrettante gare dall’inizio di maggio, compresa la doppietta che ha deciso la finale di FA Cup. Attorno al turco-tedesco ruota il mercato di Guardiola, che attende sempre di capire se potrà ancora contare sul proprio jolly offensivo.

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L’ex Dortmund, infatti, è in scadenza tra meno di un mese e non ha ancora prolungato. Su di lui continua a premere il Barcellona, ma nelle ultime ore si è accesa anche la spia del PSG.

Dall’altra parte del campo, inizialmente in panchina, ci sarà il compagno di Nazionale, Robin Gosens. Anche lui a fine anno potrebbe salutare. Il numero 8 nerazzurro è in netta crescita, tanto che nei giorni scorsi si era anche parlato di un suo possibile impiego dall’inizio. Tutta pretattica, Inzaghi non rinuncerà a Dimarco.

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Nel corse della partita, però, l’esterno tedesco potrebbe trovare spazio e, chissà, provare a replicare l’ingresso di Barcellona, quando con un gol all’89’ aveva di fatto regalato la qualificazione agli ottavi.

Da lì, è iniziata la scalata dell’Inter. Un percorso stupendo, sorprendente, che già rappresenta un successo. Non per il popolo nerazzurro, che a Barella e compagni chiede un ultimo sforzo: quello che separa dalla gloria eterna.