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·26 aprile 2022

Dal Red Star Paris al NAC, i tifosi contro le multiproprietà

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I tifosi del Red Star FC – piccolo, ma storico club di Parigi – hanno messo in scena una protesta a proposito del cambio di proprietà che dovrebbe portare la società in mani americane. Gli americani di 777 Partners sono in trattativa per acquisire il 100% delle quote del club parigino, fondato nel 1897 da Jules Rimet, passato alla storia per essere stato l’ideatore della Coppa del Mondo.

Rilanciare i club storici: è questo l’obiettivo di 777 Partners. Dopo aver acquistato il Genoa, il club più antico d’Italia, lo Standard Liegi e il Vasco da Gama, la proprietà americana aveva messo nel mirino il Red Star FC, come confermato il 6 aprile tramite un comunicato ufficiale.


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Il club è la terza squadra di Parigi, dopo il Paris Saint-Germain e il Paris FC, e attualmente milita nel Championnat National, la terza divisione calcistica francese. Negli anni Trenta e Quaranta è stato uno dei club più vincenti Francia e oggi i suoi tifosi non vogliono che entri a fare parte di un gruppo che sta cercando di portare avanti il modello della multiproprietà.

La protesta, che ha visto abbandonare una gran fetta di pubblico durante la sfida di campionato contro il FC Sete 34, è stata tra le indicazioni più evidenti di una crescente opposizione in tutta Europa al modello di multiproprietà, scrive Bloomberg. «Dal punto di vista dei proprietari, il modello abbassa il rischio dell’investimento», ha affermato Kieran Maguire, docente di finanza calcistica presso l’Università di Liverpool. «Consente continuità e coerenza in tutto il gruppo in termini di tecniche di allenamento e sviluppo dei giocatori».

Affermazione che non trova d’accordo i critici, che affermano che questo tipo di proprietà soffoca la concorrenza e crea squadre con l’unico scopo di servire il club di punta all’interno di un gruppo a scapito della propria reputazione e del proprio successo. In una risposta scritta a una consultazione UEFA sul futuro del calcio europeo, il gruppo di tifosi SD Europe a settembre ha descritto il modello come una «minaccia crescente» alla competitività nel gioco.

«Questi gruppi stanno creando un sistema di club “feeder” che fungono da centri di allenamento per attività di livello superiore. Per i fan dei club “feeder”, la possibilità o il sogno di vincere qualsiasi cosa è praticamente azzerata», ha scritto SD Europe.

Quello del Red Star non è l’unico caso di protesta nei confronti di questo tipo di modello. Una situazione simile si è verificata anche in Olanda, quando i tifosi del NAC Breda hanno respinto il tentativo di acquisto del City Football Group dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, la società finanziata da Abu Dhabi che possiede i campioni della Premier League del Manchester City.

«Temevamo che il CFG mandasse qui molti talenti da tutto il mondo, senza concentrarsi sui giovani del Breda», ha detto Arjan van Toor, fondatore del gruppo di sostenitori della NAC Breda B-Side Rats. «Temevamo di perdere l’identità del club».

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