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·9 febbraio 2023
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Due Champions League, un Mondiale per club e anche una Supercoppa UEFA, più svariati titoli nazionali in Liga BBVA e Ligue 1. Jesé Rodriguez per la prima volta in carriera approda anche in Serie A. Destinazione? Genova, quella blucerchiata. Lo spagnolo può essere l'asso nella manica per la Sampdoria di Stankovic per raggiungere la salvezza?
26 ottobre 2013, una data che Jesé Rodriguez Ruiz non dimenticherà tanto facilmente. Il primo gol tra i grandi è un qualcosa di speciale, che ti resta dentro e te lo porti con te per tutta la vita. Soprattutto se segni nella partita più importante dell'anno e con il club più titolato al mondo. Ronaldo Davanti a più di 90.000 persone al Camp Nou, l'attaccante servito da Cristiano batte Victor Valdes.
Non solo Jesé segna al Barcellona, ma contro quella squadra che ha scritto la storia del calcio del nuovo millennio, quella di Pep Guardiola e in quel 2013 ereditata dal "Tata" Martino. Ma quella sarà la stagione del Real Madrid di Ancelotti, quando nella notte del 24 maggio 2014 arriva la tanto agognata "decima" Champions League della storia dei blancos.
Era solo una questione di tempo. L'Italia era nel destino di Jesé Rodriguez, prima o poi per giocare in Serie A. Infatti, non sembra casuale il grande interesse della Roma per l'attaccante classe 1993 nell'estate 2017. Per settimane è stato il preferito della dirigenza capitolina per l'attacco della squadra allenata allora da Eusebio Di Francesco, quella che arriverà in semifinale di Champions League contro il Liverpool.
Alla fine però arriva la Sampdoria. 5 mesi di contratto per l'ex Real Madrid con opzione di rinnovo in base al numero di presenze in blucerchiato. In settimana sarà già a disposizione di Dejan Stankovic, per tentare la missione chiamata salvezza.
A cura di Federico Rosa
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