Calcio e Finanza
·14 gennaio 2025
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·14 gennaio 2025
Su quali titoli puntano gli analisti di Equita per il 2025? La risposta emerge dal report realizzato dalla Sim milanese, che mette in fila i cosiddetti “Best Picks” dell’anno appena cominciato.
Nel report, in particolare, Equita sottolinea per il 2025 «una view leggermente positiva sui mercati azionari. Guardando al 2025, il contesto macro rimane favorevole. Ci aspettiamo un’economia globale sugli stessi livelli del 2024 (attorno ad un +3%), con importanti divergenze nelle diverse aree (USA +2.5%, EU +0.8%, Cina +4%) e banche centrali meno sincronizzate. Inoltre, gli utili societari sono attesi in crescita (mediana crescita EPS 2025 +10% per MSCI USA e +9.5% per MSCI EU), e le valutazioni, al di fuori degli USA e alcuni settori specifici, non sono generalmente elevate».
Guardando agli aspetti più positivi, Equita sottolinea in particolare:
Tuttavia:
Equita, così, passa poi in rassegna l’elenco dei migliori titoli per affrontare il 2025. Tra le azioni incluse nell’indice FTSEMIB, i nomi sono:
Tra le azioni a piccola-media capitalizzazione:
«A livello settoriale, siamo complessivamente sovrappeso sui finanziari, sostenuti da fondamentali attesi solidi anche nel 2025, accelerazione della crescita delle commissioni che compenserà il calo dell’NII, e processo di consolidamento. Tra i nostri titoli preferiti FinecoBank, Banca Mediolanum, Mediobanca, mentre tra le banche tradizionali la nostra preferenza è per Unicredit, BPER, Intesa e Credem», si legge nella nota di Equita.
«Nel settore Utilities siamo neutrali, dove le nostre preferite sono Enel ed A2A. Nel settore Energy siamo leggermente sovrappeso, con una preferenza per i titoli con elementi idiosincratici (Tenaris, Maire Tecnimont) o caratterizzati da una remunerazione particolarmente attraente (ENI), al contempo con un’opzionalità dai potenziali benefici della politica espansiva cinese. Rimaniamo neutrali sul settore lusso, che tratta a 22x P/E 2025, leggermente al di sotto delle medie storiche e con attese di ritorno alla crescita nel 2025, ma una crescita sbilanciata sul 2H e fortemente legata al miglioramento del quadro macro».
«Nel settore, confermiamo la nostra preferenza per nomi di qualità con drivers di crescita company-specific e valutazioni ragionevoli, come Prada e Moncler. Nel settore industriale manteniamo un approccio selettivo privilegiando titoli che abbiano un’esposizione agli investimenti infrastrutturali soprattutto negli USA (Buzzi, Webuild) o caratterizzati da maggior resilienza (Interpump, Iveco, Pirelli, Brembo, Danieli Risp.)», si legge ancora nell’analisi.
«Abbiamo una posizione neutrale sulla tecnologia, dove abbiamo confermato Reply e aggiunto Technoprobe, aumentando l’esposizione al trend globale di investimento in AI/Data Center, mentre manteniamo la nostra esposizione nel settore delle infrastrutture attraverso TIM, Inwit e ENAV, in quanto riteniamo che possano trarre vantaggio da un contesto di diminuzione dei tassi d’interesse e/o offrano un certo appeal speculativo. Infine, siamo sovrappeso nel settore Healthcare (Amplifon, DiaSorin, Recordati)», conclude Equita.