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·19 dicembre 2024

Da Putin a Margherita Agnelli, John Elkann si racconta: «Mia madre una persona violenta»

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«Il nostro lavoro consiste nell’essere competitivi, e l’America è il nostro più grande mercato. Non provo alcun sentimento di insicurezza. Guardate: Fiat è diventata Fca e poi Stellantis». Lo dice John Elkann, presidente di Stellantis, in un reportage del settimanale francese Le Point a lui dedicato, dal titolo “Nel mondo segreto di John Elkann”, in cui l’autrice Beatrice Parrino ripercorre le tappe della sua carriera fino ad arrivare all’attualità.

«L’importante è porsi un’ambizione realistica e avere l’umiltà di capire cosa significa essere pronti a competere. Dal 2004, con l’arrivo di Marchionne, le cose sono cambiate, non perché i problemi, le difficoltà o la complessità siano scomparsi, ma per il modo in cui li abbiamo affrontati. Non volevamo più vivere in un mondo di fiabe, ma nella realtà», aggiunge Elkann, che ricorda anche gli anni del rilancio.


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Tra i temi affrontati durante l’intervista, anche il rapporto con la madre Margherita Agnelli, con la quale sta combattendo una battaglia legale sull’eredità del nonno Gianni: «Ho moltiplicato i tentativi di conciliazione nella speranza di ritrovare la pace, l’ultimo dopo il decesso di mia nonna. Ho fatto visita a mia madre».

L’articolo dedica ampio spazio alla vicenda dell’eredità Agnelli, che dura da 20 anni. I fratelli Elkann parlano del comportamento della madre Margherita che cercava di convertire i figli alla religione ortodossa. Elkann parla di «fanatismo religioso, bigottismo. Voleva farci aderire all’universo ortodosso di suo marito e imporcelo, in un certo senso, perché lui ci accettasse. Invano».

La sorella Ginevra dichiara: «Mia madre era una donna dai nervi fragili». E sul rapporto della madre con il fratello John, ancora Ginevra aggiunge: «Nel momento in cui lui aveva più bisogno di lei, quando si è ritrovato solo con Fiat, lei gli ha voltato le spalle».

Sulla madre, John Elkann afferma: «È una persona naturalmente violenta, piena di risentimento. Denigrava nostro padre. Il dialogo è impossibile con lei. Di fronte a questa incapacità, sfociava nella violenza, verbale o fisica. Non sopporta di non avere ragione. La minima opposizione finiva con una punizione. La situazione è peggiorata con la sua nuova vita: avere questi tre figli da un precedente matrimonio era un problema». Alla domanda se si trattasse di schiaffi Elkann risponde: «Di più. Più di tutti, è stato Lapo a subire».

Nel racconto, si narra anche di una scena inedita che si è svolta a Villar Perosa, culla degli Agnelli. La proprietà familiare è piena di gente; Gianni Agnelli è lì, sua moglie anche, così come Margherita e Serge de Pahlen. Un ospite di quest’ultimo fa conversazione a bordo piscina. Era Vladimir Putin.

Non manca infine un passaggio sulla Juventus, controllata dalla Exor, la holding di famiglia. A parlare del club bianconero, all’interno del reportage, è l’attuale amministratore delegato Maurizio Scanavino: «Il progetto resta molto ambizioso e competitivo. È più in linea con la realtà. Abbiamo ancora campioni, giocatori forti. Puntiamo di più sui giovani del nostro centro di formazione».

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