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Marco Alessandri·10 giugno 2023

👀Da Dzeko a Balo e Maicon: City-Inter, tutti gli ex illustri della storia

Immagine dell'articolo:👀Da Dzeko a Balo e Maicon: City-Inter, tutti gli ex illustri della storia

Manchester City e Inter di fronte per una notte, con un obiettivo comune: entrare nella storia. Per i Citizens quasi un’ossessione, per i nerazzurri un sogno che neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto prevedere.

Quella dell’Atatürk sarà la prima sfida ufficiale tra i due club, che in passato si sono incontrati solamente in amichevole. Guardiola andrà con tutto il proprio arsenale, capeggiato ovviamente da Erling Haaland, mentre Inzaghi affiancherà a Lautaro Martinez il 37enne Edin Dzeko.


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Proprio il bosniaco è l’unico ex della finale, avendo giocato a Manchester dal 2010/11 al 14/15. Il Cigno di Sarajevo arrivò all’Etihad da campione di Germania: con gli Sky Blues, l’ex Roma ha giocato 189 gare, segnano 72 reti e fornendo 38 assist.

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Assieme a lui, in quel City c’era un’altra conoscenza nerazzurra: Mario Balotelli. Dopo il tormentato addio all’Inter, infatti, Super Mario si trasferì proprio alla corte di Mancini. Due anni e mezzo, 80 gare, 30 gol e una serie di momenti iconici.

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Dalla celebre maglia con la scritta “Why Always Me?”, alla rete di spalla contro il Norwich, fino al gol sbagliato in amichevole che mandò su tutte le furie il suo allenatore. Un periodo indimenticabile, di un giocatore che resta nei cuori dei tifosi Citizens.


Gli altri, da Kolarov a Jovetić

Detto di Roberto Mancini, che nel 2012 alzò la Premier più pazza degli ultimi anni, segnata dal gol di Aguero al QPR a tempo scaduto, altri giocatori hanno indossato entrambe le maglie.

Patrick Vieira a Milano ha vinto tanto, prima di passare al City: in nerazzurro 91 partite e 9 gol. Con il City un anno e mezzo da titolare.

Poi Kolarov, che a Manchester ha passato più tempo che in ogni altra città: sette anni e 247 match, una colonna del primo ciclo targato Mansour. All’Inter solo 15 presenze, ma uno Scudetto vinto assieme ad Antonio Conte.

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Discorso simile, ma all’inverso, per Maicon. Il terzino brasiliano in nerazzurro ha vinto tutto, diventando uno dei migliori giocatori al mondo. Poi il passaggio in Inghilterra, ma senza lasciare grandi ricordi: solo 13 le presenze.

Chi cercò fortuna all’Etihad è Stevan Jovetić. Il montenegrino accettò le lusinghe dell’emiro dopo le magie mostrate con la maglia della Fiorentina. Gli infortuni, però, ne frenarono l’ascesa, costringendo il classe ’89 a cambiare aria dopo 44 presenze, condite da 11 gol. La meta successiva? Proprio l’Inter.

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Avvio scoppiettante con il gol al debutto contro l’Atalanta e la doppietta a Carpi, ma è solo un fuoco di paglia. Alla fine a Milano Jovetić gioca 33 gare, segnando 7 gol prima dell’addio.

Più recente, invece, il doppio trascorso di João Cancelo. Il portoghese arrivò a Milano dal Valencia, dimostrandosi uno dei migliori terzini della Serie A anche grazie al lavoro di Luciano Spalletti. Poi il mancato riscatto, l’approdo alla Juventus e, successivamente, lo scambio con il City.

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A Manchester, sotto Guardiola, Cancelo diventa un maestro del ruolo, trasformandosi in un vero e proprio terzino regista. Dopo tre Premier League e due Coppe di Lega, il portoghese saluta in modo burrascoso per trasferirsi al Bayern e vincere, poche settimane fa, anche la Bundesliga.

Questi, dunque, i doppi ex. Oggi, però, l’unico che conta è Edin Dzeko. Il bosniaco a Istanbul proverà a regalare al popolo interista una coppa che vale più di quanto si possa immaginare.