Calcio e Finanza
·29 aprile 2025
Da Donnet a Orcel, gli stipendi dei manager impegnati nel risiko bancario

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·29 aprile 2025
Soldi e potere. È una piramide in cui si cementano questi ingredienti quella disegnata dalle cinque Ops che rivoluzionano la mappa del potere finanziario in Italia. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, al vertice si trova Philippe Donnet, il manager francese di 64 anni che Francesco Gaetano Caltagirone vuole scalzare dalla guida delle Assicurazioni Generali, il terzo gruppo d’Europa.
Donnet è il manager più pagato tra i gruppi coinvolti nella girandola di Opa in corso: nel 2024 il suo stipendio monetario ha sfiorato i 5 milioni di euro al lordo delle tasse. Ma questa è solo una piccola parte della busta paga: ci sono anche i premi in azioni gratuite. E Donnet nel 2024 ha ricevuto azioni di Generali “vested”, cioè giunte a maturazione e “attribuibili” al manager, per un controvalore di 21,28 milioni. Questo porta il totale dei compensi annui di Donnet a 26,28 milioni.
In CdA di Generali si segnalano anche i compensi del presidente, Andrea Sironi, a quota 800mila euro. Tra i consiglieri senza deleghe ci sono Marina Brogi (344.000 euro), Luisa Torchia (332.000), Flavio Cattaneo (180.000), che ha come impegno principale quello di AD dell’Enel. Il secondo più pagato è Andrea Orcel, AD di Unicredit, che ha dato il via al risiko con l’Ops su Banco Bpm.
Orcel l’anno scorso ha visto salire la sua busta paga del 33%, tra cash e azioni gratuite, da 9,75 a 13 milioni. Le azioni di Unicredit si sono apprezzate, ma il gradimento degli azionisti per la busta paga di Orcel è stato approvato solo dal 66%. Giuseppe Castagna, AD di Banco Bpm, è terzo con 6,71 milioni lordi nel 2024, dovuti per poco più di due terzi alle azioni gratuite che si sono rivalutate grazie all’Ops lanciata da Unicredit.
Tra i più pagati dei gruppi del risiko bancario anche i due condirettori generali di Banco Bpm: Domenico De Angelis è decimo con 2,677 milioni, seguito da Edoardo Maria Ginevra con due milioni. Carlo Messina, AD di Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana, è solo quarto, con 6,52 milioni complessivi. Il suo presidente, l’economista Gian Maria Gros-Pietro, ha percepito 942.500 euro.
Un outsider è quinto, Piero Luigi Montani, AD di Bper fino al 19 aprile 2024. Grazie alle azioni gratuite ha totalizzato compensi per 4,395 milioni. Più pagato del successore, Gianni Franco Papa, 3,45 milioni lordi, settimo. Tra i due c’è Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca, con 4,187 milioni nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2024. Il Dg, Francesco Saverio Vinci, è ottavo con 3,43 milioni.
E ancora, in classifica troviamo l’AD di Banca Generali sotto scacco di Mediobanca, Gian Maria Mossa, 3,28 milioni. Luigi Lovaglio, l’AD di Mps che, d’intesa col governo, ha lanciato l’Opa su Mediobanca, è in coda, con 1,032 milioni. Poco più di Pier Carlo Padoan, l’ex ministro dell’Economia di Renzi e Gentiloni che è presidente di Unicredit, 1,013 milioni.
Di seguito, la top 10 completa dei manager impegnati nel risiko bancario: