📝Da 10 a 0, il pagellone: nerazzurri al top, male Lazio e Juve, Empoli 😱 | OneFootball

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Emilio Scibona·1 maggio 2023

📝Da 10 a 0, il pagellone: nerazzurri al top, male Lazio e Juve, Empoli 😱

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La 32esima giornata di Serie A ha regalato tantissime emozioni.

Ecco qui i voti ai protagonisti della settimana, come sempre da dieci a zero.


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10 all’Inter

I nerazzurri hanno rischiato ancora una volta di farsi male da soli, ma alla fine contro la Lazio è arrivata una vittoria importante dopo una rimonta in cui la squadra di Inzaghi ha messo tecnica e sopratutto carattere.

Un successo alla fine tanto bello quanto pesante visto che, in virtù degli altri risultati di giornata, consente all’Inter di recuperare punti a tutte le concorrenti.


9 all’Atalanta

Fuori casa contro il Torino la “Dea” conquista un successo importantissimo in chiave europea, confermando di essersi definitivamente ritrovata dopo una difficile parte centrale di stagione.

La splendida rete di un redivivo Duvan Zapata consente all’Atalanta di salire a quota 55 punti, a sole due lunghezze da un posto al sole per la Champions: nella bagarre per “la coppa dalle grandi orecchie” c’è a pieno titolo anche la squadra di Gasperini.


8 a Boulaye Dia e Domenico Berardi

Entrambi sono stati protagonisti con le rispettive squadre. L’attaccante senegalese segna una rete stupenda che non fa testo solo nell’ottica dello scudetto rimandato del Napoli, visto che consente alla Salernitana di mantenere la striscia di imbattibilità e portarsi a + 7 dalla zona retrocessione.

Il capitano del Sassuolo, ritornato dopo l’infortunio muscolare, entra dalla panchina e trascina i neroverdi a un successo importante contro l’Empoli, ottenuto nonostante l’inferiorità numerica: una doppietta impreziosita dal bel primo gol e dal fatto di essersi guadagnato il rigore decisivo.


7 al Lecce

Dopo due mesi e mezzo di digiuno i salentini ritrovano la vittoria e lo fanno al momento giusto.

Il successo di misura contro l’Udinese, infatti, consente alla squadra di Baroni di salire a 31 punti e mettere una partita piena di distanza dalla zona retrocessione.


6 alla Fiorentina

Dopo le due brutte uscite contro il Lech Poznan e il Monza serviva un segnale importante dai viola nell’ottica di un finale di stagione che si prospetta rovente sul fronte coppe.

La Sampdoria certamente non era il più insormontabile degli ostacoli ma la squadra di Italiano, scesa in campo con un profondo turnover, ha dato comunque una risposta convincente, calando il pokerissimo.


5 a Roma e Milan

Il risultato in sé non è disonorevole per nessuna delle due squadre, ma l’impatto di questo pareggio è significativo sia per i rossoneri che per i giallorossi.

L’Inter ha agganciato il quarto posto a 57 punti; l’Atalanta si è portata a – 2: difficile, dunque, considerare per Roma e Milan il pari di sabato come un punto guadagnato.


4 al Verona

Di per sé un’insufficienza piena per un pareggio può sembrare severa, ma considerando che gli scaligeri affrontavano la penultima forza del campionato con la consapevolezza di poter superare lo Spezia sconfitto dal Monza, l’1-1 con la Cremonese non può considerarsi un risultato del tutto positivo.

Di buono c’è che comunque il punto conquistato consente di agganciare i liguri: non riuscire però a vincere resta un’occasione sprecata. Regalare poi la rete del vantaggio agli avversari è un peccato non proprio veniale in occasioni come questa.


3  a Juventus e Lazio

Per entrambe sono arrivati due risultati che rischiano di essere pesantissimi in ottica Champions League. I bianconeri, a secco di vittorie da quattro partite, contro il Bologna pareggiano sprecando in malo modo le occasioni per vincere: circostanza certamente non da poco vista la situazione.

I biancocelesti, invece, dopo aver concluso il primo tempo in vantaggio contro l’Inter, si sciolgono come neve al sole a San Siro nella parte finale della ripresa: per la squadra di Sarri arriva la seconda sconfitta consecutiva, ma questa ha un peso specifico maggiore di quella contro il Torino. Serve invertire la rotta.


2 alla Sampdoria

Una premessa fondamentale: ai blucerchiati, vista la disastrosa situazione societaria che non può non influire anche sulle vicende di campo, vanno riconosciute tutte le attenuanti del caso.

Anche con queste scusanti e con tutti i meriti avuti dagli avversari, una sconfitta per 5-o resta comunque una brutta pagina. Che il destino della Sampdoria in questo campionato sia segnato lo si sapeva da tempo: ieri alla squadra di Stankovic però è mancato quell’orgoglio che invece era stato presente in tutte le precedenti uscite, al di là del risultato di campo.


1 allo Spezia

Ok, il Monza non era un avversario semplice in partenza e l’avere o il non avere Nzola (come successo venerdì) nell’economia della squadra fa tutta la differenza del mondo.

Detto ciò la salvezza si costruisce non solo negli scontri diretti, ma anche tirando fuori il coniglio dal cilindro in casa, come i liguri avevano fatto contro l’Inter. A questo giro è arrivata una sconfitta netta e pesante per la classifica: in questo momento lo Spezia é terzultimo a pari merito col Verona e la retrocessione è uno spauracchio concreto.


0 all’Empoli

Quando si è in lotta per la salvezza, anche avendo un piccolo margine come nel caso dei toscani, sprecare le occasioni per fare punti è qualcosa che non ci si può permettere e che si rischia di pagare a lungo termine.

Che il Sassuolo abbia qualcosa in più della squadra di Zanetti è indubbio ma al di là dei meriti dei neroverdi e della bravura di Berardi, farsi rimontare nei minuti finali della partita e per giunta in superiorità numerica è abbastanza per meritare la maglia nera di giornata.


Nota a margine: Napoli

Per i partenopei alla fine non è arrivata l’agognata aritmetica certezza dello scudetto dopo il pari contro la Salernitana, in una partita nella quale gli azzurri hanno dato tutto. Un voto alto non ci sta, un voto basso sarebbe ingiusto. La squadra di Spalletti è dunque come la festa scudetto: rimandata, probabilmente, tra quattro giorni.