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Redazione·24 ottobre 2023
📝 Da 10 a 0, il pagellone della 9ª di A: Juve da 10, Kvara e Lazio 🤩

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Redazione·24 ottobre 2023
La 9ª giornata di Serie A è alle spalle, un weekend che ci ha offerto come al solito spettacolo e divertimento dopo la sosta.
Prima di tuffarci già nella settimana delle coppe europee, vediamo il nostro pagellone: dalla Juventus che ha sbancato San Siro fino a un Torino troppo brutto e al gran ritorno di uno dei migliori giocatori del nostro campionato, Khvicha Kvaratskhelia.
In una giornata in cui tutte le big avevano, sulla carta, impegni accessibili le luci dei riflettori erano puntate sulla grande sfida di San Siro tra Milan e Juventus.
Una partita equilibrata, giocata con lo stile della Juve di Allegri che ha rischiato pochissimo (0.31 gli xG contro, solo una grandissima parata di Szczesny su Giroud). È la grande conferma che i bianconeri possono puntare in alto, serviva una vittoria del genere contro una diretta rivale per dimostrare che la Juventus può ambire allo Scudetto.
Il Napoli andava a Verona senza Victor Osimhen in un momento delicato per Rudi Garcia, dopo la sconfitta con la Fiorentina pre-sosta. C’erano sicuramente i presupposti per una partita complicata.
È stato, invece, un pomeriggio tranquillo grazie al gol di Politano ma soprattutto alla doppietta di Khvicha Kvaratskhelia, che fino a questo momento non era il tornado che avevamo conosciuto lo scorso anno alla prima stagione in Serie A. Il georgiano è tornato e con questa versione il Napoli e Garcia possono stare tranquilli anche senza il loro bomber principale.
Il 9 se lo merita anche l’Empoli di Aurelio Andreazzoli, che trova la 2ª vittoria in 5 partite, dimostrando un impatto top nel ritorno in panchina con i toscani. E lo fa togliendosi un bello sfizio, con il 2-0 in casa della Fiorentina nel derby, con il primo gol in questo campionato di Ciccio Caputo e il raddoppio di Gyasi. Adesso la salvezza sembra possibile.
La Lazio di Maurizio Sarri dà segnali di ripresa. Grazie al 2-0 in trasferta col Sassuolo i biancocelesti fanno 3 vittorie nelle ultime 4 partite, di cui 2 consecutive per la prima volta in questo campionato.
Ancora decisivo Castellanos, il gol delizioso di Luis Alberto per la prima volta con la fascia da capitano e soprattutto la prima rete della stagione di Felipe Anderson, che fin qui aveva solo servito assist. Tre ottime prestazioni individuali che fanno ben sperare la Lazio, che inizia a recuperare terreno in classifica dopo un inizio complicato.
L’Inter di Simone Inzaghi ritorna in vetta grazie ad una prova più che convincente contro il Torino, soprattutto con i cambi nel secondo tempo dopo una prima parte equilibrata. Fondamentale tornare al successo dopo il brutto stop con il Bologna.
Si merita un 7 pieno anche la Roma di José Mourinho per la 3ª vittoria consecutiva in campionato, dopo una partita non facile in casa contro il Monza in 10 dal 41′. I giallorossi hanno comunque creato 1.73 xG con una superiorità netta nel totale delle occasioni, con la partita risolta dalla stoccata di El Shaarawy al 90′ che ha fatto esplodere l’Olimpico.
L’Atalanta di Gasperini in questo turno di Serie A ha fatto il compitino. Era necessario vincere in casa contro il Genoa nella settimana che precede l’Europa League e la Dea ha eseguito, nonostante alcune difficoltà a stappare la partita.
Ci ha pensato il gol – con polemiche annesse – di Lookman e poi in chiusura la 3ª rete in questo campionato di Ederson, in una partita di certo non brillante della banda del Gasp ma che continua a non subire e a rimanere attaccata alle zone calde. Un weekend da sufficienza piena.
Il Lecce di Roberto D’Aversa, dopo un inizio scintillante di campionato, fatica a ritrovare la vittoria. Da Udine i giallorossi escono con un pari agguantato nel finale grazie alla rete di Piccoli, dopo una partita con non poche difficoltà.
I salentini, dopo questo pari, non vincono da quattro partite: sono due sconfitte e due pari consecutivi per la squadra di D’Aversa che a differenza delle prime giornate è apparsa meno brillante soprattutto in fase offensiva. La prossima partita contro un Torino in difficoltà potrebbe ridare una buona spinta alle ambizioni del Lecce.
La nuova Salernitana di Pippo Inzaghi pareggia all’esordio, un risultato tutto sommato positivo visto il doppio svantaggio recuperato due volte in casa contro il Cagliari. La prestazione, però, non è stata sufficiente.
Arrivano buone notizie soprattutto da Boulaye Dia, che si è caricato la squadra sulle spalle e si è visto nuovamente vicino alla grande versione dello scorso anno. Tutto questo, però, non basta: la strada della Salernitana di Inzaghi comincia in salita.
La Fiorentina di Vincenzo Italiano era reduce dalla grande – e brillante – vittoria al Maradona di Napoli prima della sosta. I viola, a sorpresa, cadono in casa contro l’Empoli e si fermano dopo ben 5 risultati utili consecutivi.
Ben 19 tiri, 1.15 xG prodotti ma la squadra di Italiano è rimasta a secco ed è inciampata in una di quelle partite a cui ci aveva abituato anche nella scorsa stagione: una buona produzione offensiva, mancanza di concretezza e troppa fragilità difensiva.
Dopo ben 9 giornate, c’è anche l’Udinese ancora a secco di vittorie in campionato. Quella contro il Lecce sembrava la serata giusta per la squadra di Sottil per rompere questa striscia negativa, con il 1º gol trovato da Thauvin in Serie A su calcio di rigore.
Doccia fredda, però, che arriva puntuale a 7′ dalla fine con il gol di Piccoli che decreta il pareggio finale, il 6º per i friulani. L’ennesima dimostrazione che questa squadra, dopo aver perso Becao e Udogie, soffre tremendamente in fase difensiva. Adesso Sottil torna fortemente in discussione.
Non solo lo 0-3 subìto in casa contro l’Inter, ma l’inizio di stagione del Torino di Ivan Juric fa preoccupare e non poco. Sono 9 punti in 9 giornate, 6 gol segnati (solo Empoli, Cagliari e Udinese hanno fatto peggio) e sensazioni di difficoltà in quasi tutte le partite.
Contro l’Inter è arrivata pure la tegola di Schuurs, che ha praticamente terminato in anticipo la sua stagione e che causerà ancora più difficoltà al reparto arretrato granata. Poco contributo dagli esterni, un Vlasic ancora spento, Zapata e Sanabria che non riescono a sbloccarsi: dopo 9 giornate questo Torino è una delle squadre più povere – tecnicamente e tatticamente parlando – della Serie A.
Milan-Juventus di questa giornata, come abbiamo scritto all’inizio, rappresentava un crocevia importantissimo per entrambe le squadre in questo inizio di campionato.
L’espulsione sciocca di Malick Thiaw dopo soli 41′ ha mandato in netta difficoltà i rossoneri, che già con alcune seconde linee (Adli, Musah, Florenzi) non erano riusciti a convincere nel primo tempo. Una prova grigia quella del Milan di Pioli macchiata, inevitabilmente, dall’ingenuità di Thiaw, che ha condizionato in maniera troppo negativa una partita molto importante.
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