
OneFootball
Redazione·29 settembre 2023
📝 Da 10 a 0, il pagellone della 6ª di A: Sassuolo e Napoli 🔝 Inter male

In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Redazione·29 settembre 2023
Il primo KO dell’Inter e l’aggancio in vetta del Milan; il ritorno del Napoli; il trionfo del Sassuolo ammazza-big, ma anche la prima vittoria dell’Empoli. Non sono mancate certo le emozioni in questa 6ª giornata di Serie A.
Ecco qui i voti alle squadre di Serie A, come sempre da 10 a o.
Dopo aver battuto la Juventus in casa i neroverdi espugnano con merito anche San Siro battendo la capolista Inter e centrando un prestigioso back-to-back. Merito di una squadra ben messa in campo da Dionisi e trascinata dall’uomo simbolo Domenico Berardi, che dopo la bella rete di sabato scorso alla squadra di Allegri ha servito il bis con un gol ancora più bello che, a conti fatti, è stato decisivo.
L’altra squadra di giornata che ha sfoderato una prestazione eccellente è il Genoa di Alberto Gilardino. I rossoblu non potevano immaginare modo migliore per regalarsi il primo successo casalingo dal ritorno in Serie A. Il 4-1 inflitto alla Roma è una partita che i tifosi genoani ricorderanno a lungo.
Dopo l’infelice trasferta di Bologna e le polemiche delle scorse ore, su tutte il caso Osimhen, il Napoli era tenuto a dare una risposta forte. Risposta che è arrivata pienamente. Contro l’Udinese i partenopei hanno ritrovato l’incisività offensiva smarrita nelle prime uscite come testimoniato dal perentorio 4-1 inflitto ai friulani.
Un 4-1 in cui Kvicha Kvaratskhelia è stato assoluto mattatore: un rigore guadagnato, un bel gol segnato dopo aver preso due pali, accompagnati da quel repertorio che lo scorso anno aveva incantato non solo l’Italia ma tutto lo scenario calcistico europeo. Per Garcia non poteva esserci, assieme al gol di Osimhen, notizia migliore.
Non tanto per il risultato in sé, maturato contro un avversario generoso ma comunque alla portata, quanto soprattutto per il valore dei 3 punti conquistati a Cagliari. I rossoneri, nonostante un turnover molto ampio, si sono dimostrati competitivi, ribaltando l’iniziale svantaggio causato da un proprio errore e vincendo così la gara che vale l’aggancio alla vetta in virtù della sconfitta dell’Inter.
Vale oro anche il punto conquistato dal Frosinone in casa contro la Fiorentina. Dopo un primo tempo dominato dalla Viola, gli uomini di Di Francesco hanno ritrovato la rotta e accumulato il quinto risultato utile consecutivo. Dopo sei giornate di campionato, il Frosinone è nella parte sinistra della classifica, uno scenario non preventivabile alla vigilia della stagione.
La squadra di Sarri ritrova una vittoria contro un avversario nel complesso non facile che potrebbe rappresentare una passata di vernice alle ruggini di questo inizio di stagione. L’Atalanta contro il Verona trova un successo di misura ma comunque molto importante per restare a contatto con l’alta classifica.
Altrettanto importante è la prima vittoria stagionale dell’Empoli, maturata dopo lo scontro diretto del Castellani contro la Salernitana al termine di una partita convincente e dominata sul piano del gioco: l’arrivo di Andreazzoli sembra aver dato al club toscano gli stimoli giusti in vista di una lotta salvezza che si prospetta durissima.
Dopo la batosta di Sassuolo la Juventus torna alla vittoria con un successo di misura dopo una prestazione che a onor del vero vale, per le occasioni create, anche un 6,5 contro il Lecce.
Un Lecce che dallo Juventus Stadium esce sconfitto dal risultato ma non nell’atteggiamento: ai salentini è mancato il guizzo, ma il piglio anche stavolta era quello giusto.
Una buona prestazione non suffragata dal risultato. A Roma, il Torino approccia bene alla gara, ma finisce per capitolare alla prima occasione concessa per poi perdere 0-2. Il cinismo della Lazio è senza dubbio un merito da sottolineare; il non essere riusciti a concretizzare quanto fatto per il Toro è un peccato che vale questa insufficienza.
Non è stata positiva neanche la prestazione della Fiorentina. La squadra di Italiano non ha dato seguito all’ottimo primo tempo contro il Frosinone e ha perso l’occasione di infilarsi tra le prime quattro posizioni in classifica.
Perdere contro Milan e Napoli di per sé ci può stare ampiamente anche con un certo tipo di scarto. Il problema è il contesto in cui si inseriscono le sconfitte di Cagliari e Udinese, entrambe a secco di vittorie dopo sei giornate. Contesto che impone ad entrambe le squadre qualcosa di diverso da quanto visto ieri.
La squadra di Ranieri non ha certo difettato in carattere ma dopo essere passata in vantaggio ha pagato dazio concedendo due gol evitabili con maggiore attenzione consentendo al Milan la rimonta; quella di Sottil invece è stata a lungo in balia totale dell’avversario.
Per la legge dei grandi numeri, che la sconfitta dovesse arrivare era nell’ordine delle cose. Più che il risultato in sé, che non varrebbe un voto così estremo, pesa il modo in cui è maturato e il contesto in cui si inserisce.
Al di là della componente episodica che ha portato alla rimonta, ovvero la papera di Sommer e l’eurogol di Berardi, l’Inter ha peccato molto in termini di atteggiamento, non andando quasi mai vicina al pari. Una prova opaca, quella della squadra di Inzaghi, dopo le due prestazioni non brillanti contro Real Sociedad ed Empoli, che certifica un momento difficile.
L’esterno belga è stato protagonista in negativo della sfida tra il Bologna e il Monza: entrato al 59′ si è reso protagonista di un fatto inusuale. È riuscito a prendere due cartellini gialli nel giro di un minuto.
L’ex calciatore del Milan ha prima protestato per un fallo fischiato a un proprio compagno. Non contento per il primo giallo mostratogli dall’arbitro Pezzuto, ha applaudito il direttore di gara che lo ha cacciato. Nel lasciare il campo, Saelemaekers si è rivolto in maniera aggressiva anche al quarto uomo e ha calciato uno dei cartelloni pubblicitari che conducono agli spogliatoi.
Il 4-1 di Marassi contro il Genoa vale la terza sconfitta in sole sei giornate per la Roma. Sono già undici, tra l’altro, i gol subiti da una delle migliori difese della passata stagione.
Non solo la squadra di Jose Mourinho non ha migliorato la sua proposta di gioco, ma ha anche perso le certezze in fase difensiva che l’hanno contraddistinta negli anni scorsi. Ciò che ne è scaturito in questo primo scorcio di stagione sono un misero bottino di cinque punti e un sedicesimo posto, a sole due lunghezze dalla zona retrocessione.
Vero, se il tiro di Cabral fosse entrato invece che stamparsi sul palo, si starebbe a parlare d’altro, anche se non necessariamente di una sufficienza. È altrettanto vero che in uno scontro fondamentale nella lotta salvezza, al netto delle due occasioni firmate proprio da Cabral, i granata hanno sofferto terribilmente, rischiando di perdere con uno scarto maggiore.
Tra le squadre in corsa per la salvezza quella di Sousa, in questo momento in forte difficoltà nel trovare le giuste soluzioni, aveva il calendario migliore ma ha finito con lo sprecare tante occasioni, ultima quella contro l’Empoli. L’assenza prolungata di Dia, per quanto pesante, da sola non basta a giustificare un inizio brutto che potrebbe complicare e non poco la vita ai campani.