📝Da 10 a 0, il pagellone della 1ª: Pulisić-CDK 👍, Lazio da 2! La Juve... | OneFootball

Ci risiamo. La prima giornata di Serie A va in archivio, dando già qualche spunto su cui riflettere. Partono bene le milanesi, il Napoli, la Juve e l’Atalanta, mentre le romane vivono un esordio deludente. Colpaccio del Verona, che espugna Empoli e conquista tre punti che potrebbero risultare molto importanti tra qualche mese.

Vediamo il pagellone del primo turno di campionato.

10- Gli esordi con il… botto

Tante nuove facce a calpestare i campi della Serie A. In molti casi abbiamo assistito a debutti da sogno, come per Pulisic e De Ketelaere, che bagnano la prima con la nuova maglia con due gol molto importanti. L’americano si presenta subito con una serpentina e un diagonale terrificanti, il belga invece apre la strada al successo della Dea con il primo gol da quando è atterrato in Italia un anno fa.

Non male anche Bonazzoli e Almqvist, che vivono due giornate da ricordare contro Empoli e Lazio. Vittorie fondamentali in ottica salvezza. Mica poco come biglietto da visita.

9- L’usato sicuro

Ci sono, poi, quei giocatori da cui ripartire sempre. Avevamo lasciato Osimhen capocannoniere e lo ritroviamo là, dopo i due gol messi a segno a Frosinone. Bellissimo anche il pomeriggio vissuto da Antonio Candreva, che da ex Lazio non vedeva l’ora di creare qualche problema al popolo giallorosso.

Non si sono fatti attendere, poi, anche i vari Lautaro Martinez (doppietta), Rabiot, Chiesa, Vlahović, Immobile e Giroud. Quelli che, da anni, si prendono la scena più o meno ogni giornata.

8- Il Gallo è tornato

Nel complicatissimo esordio della Roma, fermata in casa da un’ottima Salernitana, José Mourinho può comunque trovare motivo per sorridere. Mentre Tiago Pinto resta a caccia dell’attaccante, con Zapata che sembra essere vicino nonostante manchino ancora alcuni dettagli da limare, i giallorossi riscoprono Andrea Belotti.

Il “Gallo” all’Olimpico canta tre volte, anche se una in fuorigioco. Dopo un anno senza reti in Serie A, la voglia dell’ex Torino era tanta, per dimostrare che un attaccante la Roma ce l’ha e che chiunque arrivi dovrà vedersela con lui.

7- Tre punti per partire

C’è poi la classifica, che dopo una giornata conta quasi nulla, ma che comunque ci ha detto qualcosa. La Fiorentina spazza via il Genoa di Retegui senza quasi battere ciglio, le milanesi mostrano subito grande organizzazione contro Monza e Bologna, la Dea si gode la sua scommessa CDK.

E poi la Juve, che in un tempo ne segna 3 a casa dell’Udinese e manda un forte segnale alle rivali: nell’anno senza coppe, la squadra di Max Allegri punta decisamente in alto.

6- Bene la prima, ma niente fuochi d’artificio

Per chi ha sorpreso al debutto, c’è anche chi ha mostrato di dover ancora lavorare nonostante esordi comunque convincenti. Thuram è piaciuto, si è mosso molto e ha corso tanto, ma è mancato negli ultimi 16 metri. Timido Weah, sostituito dopo 45′, come anche il collega romanista Kristensen.

Meglio, decisamente meglio, la prima di Paredes e Renato Sanches, ma anche di Arnautović (assist a Lautaro), Reijnders e Loftus-Cheek, Cambiaso. La sensazione è che, in tutti questi casi, si tratti di colpi azzeccati.

5- Le prestazioni di Monza e Sassuolo

Gli avversari non erano dei più facili, Inter e Atalanta, ma certo sul piano del gioco c’è stato un leggero passo indietro rispetto a quanto mostrato nella passata stagione. I brianzoli a San Siro si rendono pericolosi in un paio di occasioni, ma non danno mai la sensazione di potersela giocare fino in fondo.

Il Sassuolo al debutto in casa si aggrappa agli strappi del solito Laurienté e a poco altro, in attesa di capire cosa sarà di Domenico Berardi. A meno di 10 giorni dalla fine del mercato, però, pensare di poter perdere il faro di questa squadra sembra un’opzione poco percorribile.

4- Il crollo dell’Empoli

Nessun dramma, e ci mancherebbe dopo una giornata, ma un allarme sì. L’Empoli di Zanetti cade in casa contro l’Hellas Verona, in un vero e proprio scontro diretto. Okay, dopo appena una giornata non si può parlare di “partita della vita”, ma questi sono punti che in futuro potrebbero anche pesare.

Il brutto ko del Castellani ha messo in evidenza tutti i limiti di una rosa che ha perso due big come Vicario e Parisi, senza aver investito per migliorare anche altri reparti. Il calendario non è amico, con i toscani che nelle prossime 4 gare affronteranno Monza, Juventus, Roma e Inter. Auguri.

3- L’Udinese di Zarraga

Se c’è un esordio che ha segnato in negativo la prima giornata di Serie A, non può che essere quello di Oier Zarraga. Il centrocampista dell’Udinese affonda nella disfatta dei suoi contro la Juventus, dando anche il là con un errore da matita blu che apre la strada al vantaggio bianconero.

Travolto dai vari Chiesa, Vlahović, Cambiaso e Rabiot, viene lasciato negli spogliatoi all’intervallo. La buona notizia, per lui e per l’Udinese, è che si possa solamente fare meglio. È difficile, infatti, che la squadra di Sottil possa giocare un primo tempo peggiore di quello di domenica sera…

2- L’harakiri della Lazio

Un match condotto per gran parte, senza però riuscire mai a chiuderlo anche grazie ai miracoli di un grande Falcone. La Lazio torna da Lecce leccandosi le ferite, con 0 punti e con un Sarri furioso. Per la verità, a fare male non è solo il risultato. Al Via del Mare, infatti, per lunghi tratti dominano i padroni di casa, sovrastando i biancocelesti sulle fasce.

Le buone notizie sono il gol di Ciro Immobile, una sentenza, e il sempre vivo feeling con Luis Alberto, ma per il resto non c’è molto da salvare. Nel delicato e faticoso anno del ritorno in Champions servirà fare molto di più.

1- La serata da incubo del Genoa

Doveva essere la notte del Grifone, quella della festa. Alla presentazione di Malinovskyi in grande stile, di fronte a un Ferraris gremito, avrebbe dovuto far seguito la prestazione degli uomini di Gilardino, che invece sono scomparsi di fronte a una super Fiorentina.

Il verdetto del campo è pesantissimo, anche se non va dimenticato come i rossoblù siano comunque una neopromossa. Gli investimenti, però, sono stati importanti e ora la dirigenza si aspetta di vedere uno spettacolo ben diverso.

0- Lo sfogo di Sarri

Prima, durante e dopo il match perso dalla sua Lazio contro il Lecce, Maurizio Sarri è parso decisamente nervoso. Attacchi alla stampa, polemiche contro il calendario e gli orari, statistiche tirate in ballo per destare sospetti.

Sarà un caso, ma sul campo la Lazio è sembrata come il suo allenatore: nervosa e senza grosse idee. Meglio mettere da parte le polemiche e cercare di ripartire subito.