D-Day rossoblù a Torino: si sblocca Dallinga e il Bologna sbarca ai piani alti. Pobega completa l’opera, granata piegati 2-0 | OneFootball

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·21 dicembre 2024

D-Day rossoblù a Torino: si sblocca Dallinga e il Bologna sbarca ai piani alti. Pobega completa l’opera, granata piegati 2-0

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Reduce dalla pesante e convincente vittoria sulla Fiorentina, il Bologna si presenta nella Torino granata accompagnato da oltre mille tifosi per confermare il momento positivo e consolidarsi in territorio europeo, contro una squadra molto altalenante che un po’ alla volta sta provando a rientrare nella parte sinistra della classifica. Italiano, senza Ndoye e con Orsolini recuperato solo per la panchina, prosegue nel solco del 4-2-3-1 dando una chance da titolare a Ravaglia fra i pali, con Holm riportato a destra in difesa e il trio formato da Dominguez, Ferguson e Odgaard confermato sulla trequarti alle spalle del centravanti Castro. Vanoli, uno degli ex di turno, deve fare a meno dello squalificato Coco e lo sostituisce con Maripan, in un 3-5-2 sorretto in mediana da Linetty e completato in avanti dal tandem Sanabria-Karamoh. La gara, come da previsioni, si conferma bloccata e insidiosa, coi padroni di casa quasi tutti a presidiare la propria metà campo. Ai rossoblù servirebbe un episodio per sbloccarla e costringere poi gli avversari a scoprirsi, e un’occasione d’oro capita dopo nemmeno dieci minuti: Holm entra in area e Sosa, con quella che in gergo viene definita ‘imperizia’, lo tocca appena sul piede facendolo cadere a pallone già scaricato, causando un rigore non visto dall’arbitro Piccinini ma scovato dal VAR. Sul dischetto si presenta Castro, primo rigorista quando manca Orsolini, che però calcia male e facilita la parata di Milinkovic-Savic, bravo in seguito a rialzarsi e a bloccare la ribattuta di Pobega. Passato lo spavento, il Toro può portare avanti il suo piano partita, facilitato da un possesso felsineo sì incessante ma lento e prevedibile. Al 26′ proprio Sosa spaventa Ravaglia con un sinistro volante a lato su cross di Pedersen, quindi al 37′ Milinkovic è bravo a murare un’incursione di Odgaard, pescato comunque in offside. Vanoli perde Walukiewicz (dentro Vojvoda) e al 45′ vede Beukema e Ravaglia stoppare in extremis una cavalcante di Karamoh, infine, al 48′ Castro spalanca un interessante corridoio davanti al connazionale Dominguez, che punta la porta ma scarica un diagonale troppo debole per impensierire il portiere. Match brutto, parziale inevitabile: si va al riposo sullo 0-0. Nell’intervallo Italiano, evidentemente insoddisfatto, sostituisce Ferguson e Dominguez con Fabbian e Orsolini. Quest’ultimo ci mette un po’ a ritrovare distanze e ritmo, poi al 13′ sfodera un gran filtrante liberando in area piccola Freuler, che però anziché calciare piazza la sfera nel mezzo per nessuno. Al 15′ lo stesso svizzero scodella un bel cross sulla testa di Castro, che gira sul fondo, quindi al 16′ Pobega cerca il jolly dalla lunga distanza ma la sua staffilata mancina, deviata, colpisce la traversa e pizzica la linea senza superarla: nulla di fatto. L’intensità della sfida cresce, Castro lotta e al 21′ insieme a Fabbian libera al tiro Freuler, impreciso nella battuta. I granata, sempre compatti, si rendono pericolosi solo al 23′ con una botta del neo entrato Adams contrata dalla difesa, mentre tra le fila rossoblù entra in scena Dallinga, che rileva un esausto e rammaricato Castro. È il 25′ e l’olandese, alla diciannovesima presenza, ci mette appena un minuto a trovare la sua prima gioia italiana: cross basso di Miranda, anticipo secco dell’ex Tolosa su Masina e palla in rete. Uno splendido regalo di Natale in anticipo, per il ragazzo e per il settore ospiti dell’Olimpico, che viene letteralmente giù. A quel punto i felsinei (con in campo anche Lykogiannis per Miranda) hanno il merito, mai scontato, di non staccare le mani dal manubrio e continuare a spingere forte, trovando il raddoppio a stretto giro di posta: al 35′ la sfera esce da una selva di gambe e perviene sui sedici metri a Pobega, che con un velenoso rasoterra leggermente sporcato pesca l’angolino basso. Piccinini all’inizio annulla per fuorigioco attivo di Dallinga, che si sposta e infastidisce Milinkovic, ma il VAR tracciando le linee certifica la posizione regolare dell’attaccante e con essa il 2-0 della mezzala, al terzo gol in stagione. Il Torino di fatto si arrende e gli ultimi giri di lancette sono di pura gestione per Freuler e compagni, che comunque non scollegano mai il cervello, memori delle rimonte subite nel recente passato. Successo da grande squadra per il Bologna, capace di reagire ad un evento negativo, di non scomporsi all’interno di una partita ‘fastidiosa’ e di crescere alla distanza, andando infine a far valere la propria superiorità in modo autorevole, anche grazie alle perfette mosse di Italiano. Nuovo sorpasso al Milan (28 a 26) e momentaneo aggancio alla Juventus in sesta posizione, sempre con una gara da recuperare: considerando lo ‘sbarco’ ai piani alti della classifica e prendendo spunto dal nome del principale protagonista di giornata, verrebbe da definirlo un D-Day. Di sicuro per Dallinga è una liberazione, e per il BFC un’altra importante battaglia vinta con merito.

TORINO-BOLOGNA 0-2


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TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Maripan, Walukiewicz (35′ pt Vojvoda), Masina; Pedersen, Ricci, Linetty (19′ st Ilic), Gineitis (18′ st Vlasic), Sosa; Sanabria (18′ st Adams), Karamoh (33′ st Njie). A disp.: Donnarumma, Paleari, Bianay Balcot, Dembelé, Lazaro, Tameze. All.: Vanoli

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Beukema, Lucumí, Miranda (34′ st Lykogiannis); Freuler, Pobega; Dominguez (1′ st Orsolini), Ferguson (1′ st Fabbian), Odgaard (43′ st Odgaard); Castro (25′ st Dallinga). A disp.: Bagnolini, Skorupski, Corazza, De Silvestri, Erlic, Posch, Moro, Urbanski, Iling-Junior, Karlsson. All.: Italiano

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