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·1 marzo 2024
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Intervenuto a Sport Cremonese, Andreas Jungdal, estremo difensore grigiorosso divenuto indiscusso titolare dopo il serio infortunio al ginocchio patito da Mouhamadou Sarr nella prima metà di stagione, si è soffermato sul proprio giovane percorso di carriera e sulla scelta di sposare la causa lombarda. Di seguito – riprese da CalcioCremonese.it – le dichiarazioni del portiere danese:
“Stavo vivendo un’ottima stagione con la Under 17. A febbraio il mio procuratore mi disse che il Milan era interessato ed io partii subito per un breve provino di una settimana. Lasciare il proprio Paese a 17 anni non è semplice, ma ho sempre voluto giocare all’estero e la possibilità di giocare nel Milan era impossibile da rifiutare. Ai tempi vivevo già in uno studentato, quindi ad accusare di più la mia partenza sono stati mamma e papà“.
“Allenandomi con Donnarumma, Maignan, Mirante e Tatarusanu ho imparato tanto, sia a livello umano che tecnico: la scuola dei portieri danesi è molto diversa, questa esperienza mi ha fatto crescere. Ricordo bene l’atmosfera fenomenale che si respirava quando sono venuto qui da avversario e il “Dai Cremo” della Curva Sud. Venire qui è stato semplice, anche gli addetti ai lavori mi hanno solo detto cose positive. Mi trovo ancora meglio rispetto a Milano, è una città veramente carina. Mi sto trovando veramente bene, sia in campo che con i compagni. E poi i tifosi sono fantastici: quando giochiamo in casa i loro cori mi caricano tantissimo e mi aiutano ad entrare nel mood partita. Sono ad inizio carriera, ma non avevo mai vissuto una Curva del genere. È bellissimo vedere che allo Zini ci sono donne e uomini, grandi e piccoli, che cantano per sostenere la propria squadra. In Danimarca non è così, ma credo sia un aspetto che può fare la differenza“.