Cremonese, Ciofani: “Ieri il Cavaliere Arvedi ci ha incoraggiati. Abbraccio con Stroppa? È stato spontaneo” | OneFootball

Cremonese, Ciofani: “Ieri il Cavaliere Arvedi ci ha incoraggiati. Abbraccio con Stroppa? È stato spontaneo” | OneFootball

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·1 maggio 2024

Cremonese, Ciofani: “Ieri il Cavaliere Arvedi ci ha incoraggiati. Abbraccio con Stroppa? È stato spontaneo”

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Il capitano e attaccante della Cremonese, Daniel Ciofani, ha parlato in conferenza stampa a seguito del match vinto contro il Pisa.

Queste le sue dichiarazioni, riprese da cuoregrigiorosso.com:


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Sul gol al rientro da titolare: “Sono molto contento proprio di questo, della prestazione tecnica ed emotiva. In questa fase dell’anno subentra anche un aspetto emotivo molto importante. Anche abbassare la testa per scoraggiamento è sintomo che qualcosa non va. È un semplice gesto, ma che non va fatto in partite così, e io posso aiutare i compagni a migliorarsi in questo. Oltre a ciò, anche tecnicamente e fisicamente credo di aver fatto una bella prova. Sono felice di aver segnato il rigore e sono felice che Massimo abbia fatto gol. Abbiamo portato a casa una partita delicata“.

Ieri abbiamo avuto la visita del Cavaliere Arvedi che, come sempre, ha usato parole tutt’altro che banali e di un livello emotivo superiore. Ha parlato di “spirito” e di “insieme”. Ci ha fatto molto piacere e ci ha dato molto coraggio. Sul gol, in realtà, io ero andato verso la panchina per salutare mio figlio. L’abbraccio al mister è stato spontaneo, lui aveva sofferto in queste partite e noi, come ha detto il Cavaliere, dobbiamo procedere “insieme”. A Venezia, abbiamo perso, una partita che era da 1X2. Loro, però, sono riusciti a creare un bell’ambiente e per me quello ha fatto la differenza. Il mio colpo di tacco sarebbe entrato se anche noi avessimo quell’ambiente lì. Bisogna imparare dagli errori fatti, in queste settimane. Siamo rimasti delusi e giustamente è nata qualche polemica: in primis da noi stessi che siamo molto autocritici. Il passaggio successivo è resettare e pensare soltanto al cammino che dobbiamo fare. Se Dio vorrà, il nostro cammino sarà composto da 4 gare di playoff. Dopo aver perso l’ascensore è ancora possibile prendere le scale di corsa.

Gli arbitri possono sbagliare come noi, come voi e come i tifosi. Sono stato molto sereno, ho solo chiesto qualche spiegazione per alcuni cartellini estratti. Era inutile alimentare le polemiche, volevo far sì che i ragazzi stessero concentrati“.

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