Cremonese, Castagnetti: “Ci crediamo fortemente. Parma? Non volevo mancare di rispetto a nessuno” | OneFootball

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·3 maggio 2024

Cremonese, Castagnetti: “Ci crediamo fortemente. Parma? Non volevo mancare di rispetto a nessuno”

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Vietato arrendersi.

Un mantra che, in casa Cremonese, viene costantemente ripetuto. Gli uomini di mister Stroppa sono reduci dalla vittoria casalinga con il Pisa, arrivata dopo un digiuno di ben tre turni, ed ora vogliono chiudere bene la stagione regolare cercando di difendere la quarta posizione dagli assalti di un indomabile Catanzaro. Domenica, alle ore 15, i grigiorossi saranno di scena al “Tardini” contro un Parma fresco di promozione in Serie A e desideroso di terminare il suo campionato al comando della classifica. Michele Castagnetti, volto storico del centrocampo lombardo, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match con i ducali. Ecco le sue parole, riprese da CuoreGrigiorosso.com:


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Certo, ci crediamo fortemente. Come ha detto giustamente Daniel, la visita del Cavaliere ci ha fatto immensamente piacere e le sue parole sono state molto belle, è stato proprio un discorso di vita. Il messaggio è questo: ci crediamo. Abbiamo fatto un grande percorso sin qui e purtroppo siamo scivolati nel momento più importante del campionato, ma non significa che non ci crediamo. Vogliamo che tutto l’ambiente ci creda come noi, perché questo mix può rivelarsi fondamentale. Vogliamo far sì che si crei un ambiente positivo, noi stessi dobbiamo mettere da parte la delusione e arrivare assolutamente quarti. Ai playoff lotteremo gara dopo gara per un obiettivo che è ancora alla nostra portata”.

Su Ciofani e Buonaiuto. “Siamo un gruppo di giocatori forti e competitivi, ma anche molto unito. Daniel è tornato in campo da titolare per la prima volta ma nello spogliatoio ha sempre avuto un grande peso specifico, Cristian tornava da un infortunio… Il mister sa che chi scende in campo dà il 100%. L’unione della squadra e dello stadio deve darci la forza di andare oltre questo momento che, con la vittoria di Pisa, spero sia superato. Al di là della vecchia guardia, tutti quanti hanno in testa un unico obiettivo”.

Sulle quasi 200 presenze in grigiorosso. “Più che altro io voglio raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato. Qui mi sento a casa, è la mia sesta stagione a Cremona e sento un certo senso di responsabilità, magari nei confronti di compagni che possono affrontare momenti di difficoltà. Al di là di questo, io ho un obiettivo ben chiaro e sento che è alla nostra portata, si vede negli allenamenti e in partita. Dobbiamo fare di tutto per raggiungerlo”.

Sulle differenze con l’ultima promozione. “Credo siano situazioni leggermente diverse. In entrambi i casi parliamo di gare decisive, ma allora partimmo senza i favori del pronostico, la squadra era più giovane… Siamo arrivati a giocarcela al fotofinish, mentre quest’anno abbiamo più tempo per ricaricare il corpo, ma soprattutto la testa. Ci serve l’aiuto di tutti”.

Sul Parma.Prima di tutto voglio fare una premessa: l’altro giorno, in un club grigiorosso, ho fatto una battuta con leggerezza e volevo dire che non volevo assolutamente mancare di rispetto a nessuno. Ci tenevo a dirlo. Detto questo, il Parma è la squadra più forte del campionato e ha vinto tantissime partite, dimostrando sul campo di meritare la promozione. Questo non deve farci abbassare la guardia, sarà una gara difficilissima su un campo altrettanto difficile, ma anche noi abbiamo tante motivazioni e vogliamo arrivare quarti. Conosco il mister e so che non mollerà di un centimetro, tutto il Parma vorrà fare una grande partita. Quando si gioca contro squadre così forti e talentuose, senza il peso dell’obiettivo, può diventare tutto molto complicato. Vinsi il campionato a Empoli con 5 giornate di anticipo, la serenità con cui si scende in campo complica la vita agli avversari. Può essere la partita più difficile del campionato”.

Sulla spinta in vista dei playoff. “Io batto tanto su questo punto, ne serve tantissima. Per questo parlo sempre di motivazioni, spirito di squadra e forza che la città intera deve avere nel trascinare la squadra. Personalmente non ho mai giocato i playoff, mi confronterò con i miei compagni per capire al meglio le dinamiche. Serve coltivare uno spirito che ci faccia sentire sicuri di poter contare l’uno sull’altro”.

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