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Giacomo Galardini·23 ottobre 2020

📸 COVID-19, perchè il tweet di Mancini è assolutamente fuori luogo

Immagine dell'articolo:📸 COVID-19, perchè il tweet di Mancini è assolutamente fuori luogo

Accenna solamente adesso a placarsi la polemica che ha investito nella giornata di giovedì il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini.

Il CT è finito nella bufera per via di una story pubblicata sul suo profilo ufficiale Instagram, che ritrae un presunto ammalato di COVID in un letto d’ospedale dire ad un’infermiera che si è ammalato “guardando i TG”.


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Nel pomeriggio di ieri sono arrivate le scuse del commissario tecnico.

Ho soltanto condiviso una vignetta che mi è sembrata sdrammatizzare un momento così complicato. Tutto qui. Non c’era alcun messaggio sottinteso e nessuna intenzione di mancare di rispetto ai malati e alle vittime di covid-19, se così fosse me ne scuso.

Ovviamente il caso ha scatenato un putiferio sui social, e in alcuni casi qualche ardito commentatore si è spinto a difendere Mancini nascondendosi dietro alla libertà di espressione o bollando le polemiche come esagerate.

Ebbene, qui non si tratta di eccesso di politcally correct, e neanche di esagerazione: semplicemente, quando si è in una posizione di rilievo con un’esposizone sovranazionale, si dovrebbe evitare di fare uscire personali su temi così sensibili.

Una vignetta così non deve passare sotto la scusa della battuta perchè il COVID-19 è una malattia che va presa sul serio, e non ha bisogno di ulteriori vignette di stampo negazionista, ne tantomeno di momenti per essere sdrammatizzata.

Anche perchè non si capisce bene quale colpa abbiano i giornalisti in questa epidemia: se c’è allarmismo non è certo colpa dei media, ma di chi non ha saputo trovare le misure per contenere la situazione e proteggere i cittadini.

Stupisce poi che questo episodio venga proprio da Mancini. Soprattutto quando la settimana prima l’ex Sampdoria aveva fatto visita al cimitero monumentale a Bergamo, una delle città più colpite in termini di vite umane dal conoravirus, e dove siamo sicuri abbia potuto vedere con i propri occhi gli effetti devastanti dell’epidemia.

Finora il COVID-19 in Italia ha avuto 36,832 vittime e quasi 500.o00 casi confermati: ha messo in ginocchio intere città, collassato ospedali, fatto perdere il posto di lavoro a migliaia di persone e ha scatenato una crisi sociale ed economica senza precedenti, per non parlare dei disagi che il distanziamento sociale ha imposto a tutti noi.

È una questione di responsabilità oltre che di rispetto: uno degli esponenti più importanti dello sport in Italia non può dire che le persone si ammalano a causa dell’informazione, neanche scherzando.