Cotte – Gianluca Busio | OneFootball

“When the going gets tough, the tough get going”. E così nel big match del Penzo, contro la Cremonese, Gianluca Busio ha iniziato a giocare. In una gara dai ritmi frenetici, l’intensità e il carisma dello statunitense hanno permesso al Venezia di aggrapparsi all’ultimo treno che vale la promozione diretta.

Se è vero che il dono dell’ubiquità non appartiene a questo mondo, la scienza deve ancora trovare un modo per giustificare l’onnipresenza del centrocampista made in USA: in alcuni frangenti, è sembrato ci fossero almeno due o tre Busio in campo. Un secondo prima, è ad accompagnare l’azione gettandosi negli spazi alle spalle degli attaccanti, un attimo dopo è già pronto a catapultarsi famelico su tutte le seconde palle. Un concentrato di energia e polmoni al servizio dei lagunari.

Alla grinta che lo porta a fiondarsi come una scheggia impazzita in tutte le zone del campo, Busio accompagna buona tecnica e ottima visione. Al minuto 76, dopo una partita estenuante, fatta di quantità e abnegazione, trova la lucidità per imbucare un pallone delizioso per Bjarkason che fissa il risultato sul 2-1. Salgono a 4 gli assist in stagione, che insieme ai 7 gol restituiscono bene l’idea della dimensione raggiunta dal classe 2002. Sempre più determinante: quest’anno, in 5 occasioni ha contribuito in maniera decisiva con reti o assist al gol vittoria del Venezia (3G, 2A). In termini un po’ sensazionalistici – ma neanche troppo -, si potrebbe dire che 15 dei 67 punti del Venezia siano dipesi direttamente da una giocata di Busio. Decisivo.

Cresciuto esponenzialmente in questa seconda parte di stagione, insieme a Tessmann (’01) forma una delle coppie più affiatate, funzionali e promettenti del campionato. E mentre la chiamata del CT Berhalter tarda ad arrivare, Busio continua a fare le fortune del Venezia e ad aggiungere tasselli importanti al suo gioco: 22 anni a maggio e ancora ampi margini di miglioramento.