Cosenza, vittoria che sa di salvezza. Bari, l’incubo prende sempre più forma: è 4-1 per i Lupi | OneFootball

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·27 aprile 2024

Cosenza, vittoria che sa di salvezza. Bari, l’incubo prende sempre più forma: è 4-1 per i Lupi

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Le sabbie mobili sono lì, a pochi passi per il Cosenza e pochissimi per il Bari. Un match, quello del San Vito-Marulla, con motivazioni decisamente pulsanti.

Partono benissimo i padroni di casa, che scendono in campo con un’energia tale da tramortire il Bari, colpito al 5′ da Mazzocchi, abile ad appoggiare in rete una sponda di D’Orazio, e dodici minuti dal solito Tutino, oramai con il conclamato status di San Gennaro. Un lavoro, quello dell’attaccante, con la giusta attitudine e movimenti costantemente funzionali alle necessità della manovra, in virtù della capacità, da parte del classe ’96, di saper svuotare gli spazi e, al contempo, battagliare nel traffico. Un attaccante che, è necessario dirlo, sta giocando un campionato da elemento di categoria superiore.


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Molto bene Calò, che nella prima parte di frazione distribuisce cioccolatini unicamente da scartare, così come la versione di Antonucci da mezzala e la partecipazione attiva di Marras. Il Bari, dunque, viene fagocitato da quest’approccio da parte dei Lupi, ma la squadra di Giampaolo – che al 21′ rischia il 3-0 con un’azione praticamente identica a quella del secondo gol, ma questa volta Pissardo respinge il tiro di Tutino – con il passare dei minuti trova le certezze per entrare in partita, con la direzione d’orchestra di Benali e le iniziative di Kallon e Sibilli. La crescita dei Galletti è certificata dalla gran parata di Micai su Pucino al 40′ e dal quasi-autogol di Camporese dopo tre giri di lancette, dinamiche che anticipano il gol del 2-1 di Nasti, ex di partita, con cui gli ospiti vanno al riposo forti di ritrovata speranza.

Bari che comincia il secondo tempo così come aveva terminato il primo, maneggiando l’inerzia della partita e centrando un palo con Nasti. Aumentano i duelli e il nervosismo, con entrambe le squadre che dimostrano grandissima consapevolezza dell’importanza del match.

Al 58′ nuova occasione per i pugliesi, che sviluppano molto bene in transizione e impegnano Micai, abile a respingere una carambola nata da una scivolata in compartecipazione tra Nasti e la retroguardia calabrese. Subito dopo ci prova Sibilli, con un’insidiosa conclusione mancina. Il Cosenza è chiamato a una compatta opera di difesa collettiva: bisogna attendere il 68′ per un’avanzata, ma Ricci è molto bravo a chiudere su Cimino prima della conclusione a colpo sicuro di quest’ultimo, su un’incomprensibile sponda di Camporese, che da ottima posizione (sulla solita, magistrale, punizione di Calò, e il riferimento non è casuale, come sarà rivelato a breve) rimette il pallone al centro dell’area invece che indirizzare il colpo di testa verso la porta.

I ragazzi di Viali, con il passare dei minuti, riescono a rinforzare le propria mura e ad allontanare, poco a poco, i tentativi di invasione degli avversari, prima di dare nuove bollicine alla partita con la magia su punizione di Calò al minuto 79: una pennellata con la forma dell’arcobaleno da parte del centrocampista, che fa esultare la sua gente e tutti coloro che in un gesto tecnico riscoprono costantemente l’amore verso il Gioco. Tanta delusione, e altrettanta frustrazione, in casa Bari, con Bellomo che all’83’ (otto minuti dopo essere entrato al posto di Kallon) viene espulso per aver messo le mani al collo proprio a Calò dopo che quest’ultimo si era avvicinato al numero dieci biancorosso per chiedere spiegazioni sul contatto tra il fantasista e Micai avvenuto pochissimi istanti prima. Subentro nefasto per il classe ’91, parso incomprensibilmente nervoso.

All’88’ cala definitivamente il sipario sul match: contropiede in campo aperto del Cosenza, palla di D’Orazio per Forte, che sigla il 4-1 e segna, probabilmente, il ritorno ai livelli confacenti a un calciatore della sua storia. Lo Squalo, a pochi istanti dal triplice fischio, sfiora la doppietta personale e il pokerissimo per i suoi, ma per il Cosenza va decisamente bene così: esulta la squadra, che vede la salvezza a un passo. Profondo rosso in casa Bari, ora terzultimo.

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