Cosenza, l’ex De Paola: “Guarascio deve riscattare Tutino, lui è l’uomo giusto per avvicinare la gente allo stadio” | OneFootball

Cosenza, l’ex De Paola: “Guarascio deve riscattare Tutino, lui è l’uomo giusto per avvicinare la gente allo stadio” | OneFootball

Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·3 maggio 2024

Cosenza, l’ex De Paola: “Guarascio deve riscattare Tutino, lui è l’uomo giusto per avvicinare la gente allo stadio”

Immagine dell'articolo:Cosenza, l’ex De Paola: “Guarascio deve riscattare Tutino, lui è l’uomo giusto per avvicinare la gente allo stadio”

Una salvezza messa in cassaforte, due partite per sperare ancora in qualche piacevole sorpresa.

Parliamo del Cosenza e della sua stagione vissuta sull’otto-volante. La parte iniziale del campionato era stata caratterizzata, infatti, da tanto entusiasmo grazie ai nuovi arrivi (su tutti il gradito ritorno di Tutino) e dalle rinnovate ambizioni del presidente Guarascio. Poi una fase calante, e diversi risultati altalenanti hanno portato la società bruzia a decidere l’avvicendamento tra mister Caserta e mister Viali. L’incubo play-out spazzato via grazie agli ultimi risultati ed ora, come dicevamo, la possibilità di inseguire anche degli insperati playoff. Luciano De Paola, ex centrocampista dei rossoblù, è intervenuto sulle colonne del “Corriere della Calabria” per parlare del futuro del numero 9 dei Lupi della Sila e della stagione dei cosentini. Ecco le sue parole:


OneFootball Video


“Parto dal presupposto che Gigi è stato un’icona a Cosenza. Conosco bene Saurini che ha allenato Tutino nella Primavera del Napoli e mi ha parlato molto di lui. Mi ha detto che è un giocatore particolare che se trova l’ambiente giusto e il calore dei tifosi fa la differenza come pochi. Cosenza è la sua piazza. Non so se riuscirà a raggiungere Gigi perché per me Gigi è stato l’apoteosi del calcio cosentino per l’attaccamento, la serietà e l’equilibrio. Ma può avvicinarsi”.

Ancora su Tutino. “Se Guarascio vuole continuare a fare calcio a Cosenza, non ha alternative, deve riscattarlo. Tutino è diventato il simbolo di questa squadra. Penso che un imprenditore scaltro e intelligente qual è lui, capisca bene che un affare del genere potrà solo giovargli. Tutino è l’uomo giusto per avvicinare la gente allo stadio e se si lascia partire, tanti tifosi si allontaneranno per sempre”.

Sulla stagione. “Il Cosenza quest’anno è fortissimo, la squadra più forte che ha costruito Guarascio. Soprattutto dal centrocampo in su. Il problema è che Cosenza è una piazza importante, il “San Vito”, che oggi si chiama “Marulla”, è uno stadio pesante e devi avere una grande personalità per starci dentro, altrimenti puoi andare in difficoltà. In passato lì hanno giocato elementi del calibro di Marulla, Zunico, Napolitano, Ciccio Marino e tanti altri. Il Cosenza di oggi ha una qualità immensa. Ha un leader e finalizzatore come Tutino, ha Marras che mi fa impazzire e mi ricorda Strefezza, e poi ancora Florenzi, Calò, D’Orazio, tutti giocatori bravi. Però, quando arrivi in momenti delicati della stagione, bisogna essere pronti a tenere la barra dritta. Questa cosa qui secondo me un po’ quest’anno è mancata”.

Visualizza l' imprint del creator