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Mario De Zanet·22 settembre 2021
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Mario De Zanet·22 settembre 2021
Domenica sera, prima di Juventus-Milan, Mike Maignan è stato vittima di insulti razzisti.
Lo abbiamo scoperto solo poche ore dopo, quando è circolato un video che non ritraeva il responsabile ma testimoniava inequivocabilmente l’accaduto, con gli insulti chiaramente udibili.
Attualmente sia la Procura sia la Juventus sono al lavoro per individuare il responsabile(o i responsabili), mentre ieri sera sono arrivate le prime parole di Mike Maignan sulla vicenda.
A mezzo social, il portiere rossonero ha risposto così:
Domenica sera all’Allianz Stadium alcuni tifosi bianconeri mi hanno preso di mira con insulti e grida razziali. Cosa volete che dica? Che il razzismo è sbagliato e che quei tifosi sono stupidi? Non si tratta di questo. Non sono né il primo né l’ultimo giocatore a cui questo succederà. Finché questi eventi vengono trattati come “incidenti isolati” e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora.
Ora la Juventus spera di scovare chi ha offeso Maignan, per punirlo con una pena esemplare, come fece con il tifoso che mimò l’aereo di Superga, nel derby del 2019: il responsabile è stato bandito dallo Stadium per 5 anni.
La prima società ad applicare la mano dura fu la Roma: i giallorossi furono il primo club ad applicare il regolamento del 2017 che permette ai singoli club di colpire i tifosi che si comportano in maniera non appropriata. Accade a settembre 2019, in occasione degli insulti razzisti rivolti a Juan Jesus sui social.
La Juventus ora è alla ricerca del colpevole.
Se questi non dovesse essere individuato, la Procura potrebbe optare per una sanzione alla Juventus, o di natura economica o finalizzata alla chiusura di un settore della Stadium.
Nelle prossime ore si dovrebbero avere novità in merito.