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·28 giugno 2019

Cosa aspettarci dal day 8 della Coppa d’Africa

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Tunisia-Mali (Oggi, ore 16:30)

Il Mali è stata forse la squadra più convincente della prima tornata di partite, travolgendo 4-1 la matricola Mauritania al debutto, ma la vigilia della partita con la Tunisia è stata piuttosto burrascosa. A tenere banco, in casa delle Aquile di Bamako, è il caso Adama Niane, l’attaccante allontanato dal gruppo per aver schiaffeggiato il capitano Abdoulaye Diaby durante un litigio in allenamento. La concentrazione del gruppo maliano, però, è esclusivamente rivolta al campo, come assicura Molla Wagué, terzino di proprietà dell’Udinese: “Vogliamo continuare a fare bene. Rispettiamo la Tunisia, ma il nostro obiettivo è fare una bella Coppa d’Africa”. Le Aquile di Cartagine, fermate all’esordio  dall’Angola, vanno a caccia almeno del pareggio. La missione per Msakni & Co si preannuncia complicata, ma il ct francese Alain Giresse conosce molto bene il Mali, avendolo allenato a più riprese in passato: “Contro il Mali dobbiamo ritrovare la nostra forza: il collettivo“, ha spiegato in conferenza stampa.


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Dopo i rispettivi successi con Sudafrica e Namibia, entrambi di misura, Marocco-Costa d’Avorio si sfidano per il primato del gruppo D, considerato il “gruppo della morte” all’indomani dei sorteggi. La Costa d’Avorio sarà al gran completo, mentre  i Leoni dell’Atlante dovranno fare a meno dell’attaccante Khalid Boutaib, infortunatosi ad un ginocchio in allenamento: “Siamo coscienti della pericolosità della Costa d’Avorio“, ha assicurato Hervé Renard, il tecnico francese del Marocco. Per lui, già campione d’Africa con lo Zambia nel 2012 e proprio con la Costa d’Avorio nel 2015, sarà l’ennesima sfida contro il suo passato. Finora, da quando siede sulla panchina marocchina, è stato una sorta di incubo per la Selefanto, com’è soprannominata la selezione della Costa d’Avorio: oltre ad eliminare gli Elefanti dall’ultima Coppa d’Africa, nell’autunno del 2017 il Marocco ha espugnato 2-0 il Félicia di Abidjan, sbarrando di fatto le porte dei Mondiali di Russia alla nazionale ivoriana.

Sudafrica-Namibia (Oggi, ore 22)

Entrambe sconfitte all’esordio, quando ormai il pari sembrava alla portata, Sudafrica e Namibia si giocano la sopravvivenza nel torneo in una Partita dagli ampi significati extracalcistici: la Namibia, infatti, ha ottenuto l’indipendenza dal Sudafrica solo nel 1990. La Namibia è considerata una delle squadre più modeste della manifestazione, ma Stuart Baxter non si fida dei Brave Warriors: “Non capisco le critiche ricevute per la sconfitta con la Costa d’Avorio: è la prima partita che abbiamo perso nell’ultimo anno e mezzo. Ed è totalmente sbagliato sottovalutare la Namibia, una squadra che ha dimostrato di saper imbrigliare molto bene una potenza come il Marocco“, ha sbottato alla vigilia l’allenatore giramondo dei Bafana Bafana. In realtà, però, Baxter sta pensando ad alcuni cambi di formazione: rispetto alla gara d’esordio con la Costa d’Avorio, ad esempio, potrebbero vedersi dal primo minuto giocatori come Kekana, Zungu e Vilakazi, oltre a Darren Keet, che dovrebbe rientrare tra i pali al posto di Ronwen Williams, la grande novità del debutto. Decisamente più disteso il clima nella comitiva namibiana: “Questa è la nostra Coppa del Mondo. Vogliamo restare nella memoria, ma l’importante è goderci ogni momento di questa esperienza“, ha dichiarato l’allenatore di origine italiana Ricardo Mannetti.

Credits Copertina ©RMC Sport

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