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·20 maggio 2025

🔵 CorSport – Napoli, mezzo milione di tifosi ha provato l’assalto al biglietto: la città si prepara

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Il Corriere dello Sport, come di seguito riportato, ha raccontato l’inevitabile corsa al biglietto in quel di Napoli: “Quattromila tifosi a Parma, mille a Capodichino, cinquecentomila nell’aria. Napoli svelata, reale e virtuale. Napoli da impazzire al Maradona, venerdì: servirebbero dieci stadi del Diego per accoglierli e proiettarli tutti nella storia insieme con la squadra. La partita contro il Cagliari che la Lega ha messo in calendario alle 20.45 di venerdì, in contemporanea a quella dell’Inter con il Como sul lago, è uno degli eventi più ambiti dell’anno: mezzo milione di persone in coda virtuale ha preso d’assalto il botteghino online un istante dopo l’inizio della prevendita per la sfida che potrebbe valere il secondo scudetto in due anni. L’amore è follia e quella di ieri è stata una follia collettiva d’amore. La trasfigurazione della mortificazione di un anno fa. Il riscatto del popolo degli ex campioni d’Italia umiliati dai risultati e che ora sognano di tornare re.

I biglietti sono stati soffiati via in pochi minuti nella sesta dimensione, dribblando il traffico dell’etere e aggrappandosi alla dea del calcio: poco più di ventottomila fortunati, considerando i ventiduemila abbonati previdenti e molto sorridenti, sono riusciti ad acciuffare per un pelo uno dei biglietti sul mercato. E per tutti gli altri c’è la pallida speranza della concessione del settore Ospiti al popolo azzurro, altri quattromila posti o giù di lì, come nel 2023 contro la Salernitana: in tanti da ieri vissero infelici e scontenti, ma in tanti tornerebbero a sognare sgomitando in fila virtuale. Si vedrà: è tutto al vaglio, bisogna capire se e come sarà possibile. Se sarà possibile: non esistono certezze ma riflessioni e valutazioni in corso.


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La sicurezza, quasi pleonastica, è che venerdì il Maradona registrerà un altro sold out. E come potrebbe essere altrimenti? Sarà il numero quattordici su diciotto partite giocate in casa, il nono consecutivo. Il più incredibile e importante di tutti: Conte ha chiesto l’aiuto del pubblico, il pubblico risponderà. Un’idea dell’atmosfera viene dal recente passato, sono ricordi freschi che odorano di fumogeni azzurri e bianchi e hanno il ritmo scandito dalle trombe old style. Il suono della gioia. Napoli non è ancora esplosa, anzi è misurata ma esplosiva. Spaventata forse, perché il Genoa e la notte del Tardini provincia di San Siro hanno insegnato la prudenza invocata dall’allenatore, ma la bellezza è latente ed è grande. E tutto intorno c’è voglia di alimentare il fuoco soffiando cori e parole d’amore: andatelo a dire a quelli di Capodichino, i guerrieri della notte che ieri hanno accolto il ritorno della squadra da Parma in aeroporto, squarciando il buio con i bagliori rossi dei bengala e il silenzio con i canti di curva.

Mezzo milione di tifosi in fila virtuale e Napoli davvero milionario: c’è tutto un popolo dietro una squadra, è così da Nord a Sud. Il calcio è l’identità. Per qualcuno un po’ di più. C’era una volta la città tutta azzurra dello scudetto di Osi e Kvara e oggi ce n’è un’altra imbiancata dall’ansia che però ne vuole ancora. La seconda volta in due anni non la scorderebbe nessuno, figuriamoci i napoletani vestiti di scaramanzia. L’abito della festa è nell’armadio, ma tutto sommato cosa importa? Venerdì basterà una sciarpa. E il resto, come dice Conte, è noia. O forse gioia”.

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